Sono sempre di più i sintomi legati al long covid trovati nei pazienti che hanno avuto il virus, anche la variante Omicron e Omicron 2.
Long Covid e variante Omicron, gli ultimi studi sulla nebbia cerebrale
In particolare a colpire i guariti dal covid è una sorta di nebbia mentale, una confusione, senso di smarrimento, difficoltà a concentrarsi, problemi di memoria e lentezza nell’elaborare i pensieri.
Sono sempre di più i soggetti che presentano sintomi simili e non soltanto chi è stato ricoverato.
“Ad oggi i meccanismi che collegano il virus con la manifestazione di nebbia cognitiva non sono del tutto noti. Certo è che, come quest’ultimo studio su Nature , anche altre indagini hanno ormai rilevato similitudini tra la nebbia cerebrale post Covid e i sintomi sperimentati dai pazienti che fanno chemioterapia per il cancro. L’analogia è basata sull’analisi di processi infiammatori apparentemente simili. Anche in base alle conclusioni dei ricercatori di Oxford potrebbe essere una neuro-infiammazione causata dall’infezione Sars-CoV-2 a spiegare l’annebbiamento cerebrale che interessa tante persone”
Cosa dice lo studio su Nature
Infatti, dallo studio è emerso un’analogia anche con altre malattie quali sclerosi multipla, sclerosi laterale amiotrofica, morbo di Parkinson, Alzheimer e sindromi post virali come Epstein-Barr, HIV o Ebola. Molte persone guarite dal covid, hanno manifestato una sorta di annebbiamento mentale, calo di memoria, problemi a concentrarsi e risolvere problemi. In tutto ciò va anche considerato il tipo di variante.
Ad esempio chi ha avuto la Delta insieme alla nebbia mentale presenta anche ansia, depressione, insonnia e mialgia. Ma anche chi ha avuto il covid lieve sembra interessato a questi sintomi. In base allo studio pubblicato su Nature, è emerso che le persone che soffrono di long covid esaminate dai ricercatori, hanno la materia grigio rimpicciolita soprattutto nell’area dell’olfatto e chi si era contagiato mostra un maggior declino cognitivo.
Vedi anche: Omicron 2: la profezia di Bassetti, mascherine e distanziamenti non bastano con questa variante