Da qualche giorno è arrivato un nuovo film Marvel, stiamo parlando di Licantropus, uno speciale dedicato ad Halloween e inserito nel MCU, l’universo cinematografico ispirato ai fumetti della Casa delle Idee. Come ci è sembrato questo film e quali novità introduce all’interno del multiverso filmico della società statunitense? Scopriamolo insieme.

Possiamo parlare innanzitutto di esperimento ben riuscito, visto che si tratta del primo film con atmosfere vagamente horror all’interno del grande mosaico creato da Kevin Feige. In realtà, già l’ultimo Doctor Strange diretto da Sam Raimi era spiccatamente horror, ma con Licantropus, per la prima volta, si tratta senza mezzi termini il tema dei mostri, tanto che la pellicola è anche un omaggio ai film dell’orrore anni 30 e 40 della Universal.

Licantropus, una sorpresa speciale

Presente dal 7 ottobre su Disney+, Licantropus, il cui vero titolo è Werewolf by Night, è sicuramente un esperimento ben riuscito, merito del compositore Michael Giachino, qui alla prima esperienza come regista. Il musicista ha saputo ricreare le atmosfere delle vecchie pellicole già citate, ma si è ispirato soprattutto a una confezione underground che ha ricordato molto da vicino quelle di Rodeiguez e Tarantino nei due film della serie Grindhouse.

Con il nuovo prodotto la Marvel ha, infatti, omaggiato soprattutto i b-movie, raccontando una trama semplice e ricca d’azione, ma allo stesso tempo intelligente e ben messa in scena. Non mancano, ovviamente, gli effetti speciali, nonostante le intenzioni fossero quelle di fare un tributo a film di basso budget. Anzi, c’è forse un eccessivo utilizzo della CGI in alcune scene, mentre, probabilmente, un make up artigianale avrebbe dato un tocco di classe in più all’interno progetto.

Introdotto il mitico Man Thing

Nel film (si tratta in realtà di un mediometraggio di circa 50 minuti) esordisce anche un altro noto personaggio dei fumetti Marvel, stiamo parlando di Man Thing, noto da noi come l’Uomo Cosa.

Si tratta di una sorta di mostro della palude, quindi perfetto per rievocare ancora una volta i mostri della Universal. Man Thing è un personaggio copia di Swamp Thing, famoso antieroe della Distinta Concorrenza (celebre il ciclo scritto da Alan Moore), che ne conserva molte caratteristiche senza però mai raccogliere quella speciale poetica.

In Licantropus, l’Uomo Cosa risulta essere un valore aggiunto, merito stavolta di una CGI anche abbastanza convincente. Quel che forse convince meno di questo progetto è invece la mancanza di una chiara connessione con il resto del mondo Marvel. A tal proposito, infatti, i fans si sono chiesti se rivedremo questi personaggi o se si è trattato semplicemente di un unicum nell’universo narrativo della saga degli Avengers. È probabile che tali eroi vadano a formare in futuro un altro gruppo di superhero a tema horrorifico, magari con Moonknight nello schieramento. Deludente, però, in questo senso, la mancanza di una scena post credits che allacci lo speciale agli altri protagonisti dell’universo narrativo.