Lauree richieste e lauree inutili, come cambia l’occupazione? Le difficoltà di entrata nel mercato del lavoro per i laureati italiani è uno dei fattori che pone l’Italia nelle ultime posizioni della classifica europea come livello degli stipendi. Mentre in Svizzera i neolaureati percepiscono 80 mila euro lordi all’anno, in Italia il valore medio è di 28 mila euro.

E se la nazione elvetica potrebbe essere vista come un caso a sé, non è comunque piacevole sapere che in Germania lo stipendio di un neolaureato si attesta intorno ai 50 mila euro, in Francia a 35 mila euro e in Gran Bretagna a 32 mila euro (facendo la conversione da sterlina a euro).

Insomma, l’Italia ancora una volta si ritrova come ultima ruota del carro.

Quali sono le lauree più richieste?

Ma quali sono le lauree che offrono più lavoro? Quali, invece, quelle inutili, per settori cioè già saturi oggi? Diamo i numeri, in senso buono ovviamente.

Secondo la Sintesi del Rapporto 2020, ecco quali sono le lauree che hanno fatto registrare il maggiore tasso di occupazione in termini percentuali a distanza di cinque anni dal conseguimento della laurea:

Ingegneria: lavora il 93,9 per cento dei laureati
Medico/professioni sanitarie: lavora il 91,0 per cento dei laureati
Architettura: lavora il 90,1 per cento dei laureati
Economico-statistico: lavora l’89,7 per cento dei laureati
Chimico-farmaceutico: lavora l’89,5 per cento dei laureati
Scientifico: lavora l’88,2 per cento dei laureati
Agraria e Veterinaria: lavora l’85,6 per cento dei laureati
Linguistico: lavora l’85,2 per cento dei laureati
Scienze Motorie: lavora l’83,5 per cento dei laureati.

Le lauree considerate inutili

Queste, invece, sono le lauree tra virgolette inutili, dove cioè è più difficile trovare lavoro a distanza di cinque anni dalla laurea:

Politico-sociale: lavora l’83,3 per cento dei laureati
Geo-biologico: lavora l’82,8 per cento dei laureati
Psicologico: lavora l’81,3 per cento dei laureati
Letterario: lavora l’80,9 per cento dei laureati
Insegnamento: lavora il 79,9 per cento dei laureati.

Vedi anche: Lavoro senza laurea: le figure più richieste con il diploma

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