Roma è la città più caotica d’Italia secondo il Traffic Index, realizzato dalla TomTom, dati pessimi che superano anche quelli di New York o di Londra a livello mondiale.

Le città più congestionate del mondo

Roma si trova al 31esimo posto a livello mondiale con un indice di traffico del 39% ossia delle tempistiche annuali totali di percorrenza in media superiori di 39 volte rispetto al limite consentito di una circolazione normale. Secondo il report annuale Traffic Index, che analizza la velocità di ‘movimento’ sulle strade dei cellulari di automobilisti e passeggeri con navigatori, la situazione della Capitale è peggiorata rispetto allo scorso anno e i dati sembrano avvicinarsi a quelli di Atene e Pechino.

Lo studio di TomTom ha analizzato 403 grandi città di 56 Paesi del mondo stilando una specie di classifica con le migliori o peggiori. La prima in assoluto è Mumbai con un indice del 65% seguita da Bogotà, Lima e Nuova Dehili, dove il traffico e le condizioni di guida sono rispettivamente migliorate nella seconda e peggiorate nella prima. Quinto posto per Mosca, che segna un valore del 56%.

Le italiane

Guardando alle italiane, Roma è la peggiore in assoluto, Palermo si trova alla 48esima posizione, Messina al 75esimo posto, Genova al 94esimo, Napoli al 97esimo, Milano si trova al 103esimo posto seguita da Catania, 129esima, Bari 146esima, e Reggio Calabria 155esima. Le altre città che in  ordine cronologico seguono queste citate sono Bologna, Firenze, Torino, Prato, Cagliari, Pescara, Livorno, Trieste, Verona, Taranto, Reggio Emilia, Ravenna, Padova, Parma, Modena e Brescia.

Per quanto riguarda Roma, la peggiore italiana, il giorno peggiore in cui guidare è stato il 21 dicembre quando è stato segnalato un indice di congestionamento del 71%. Generalmente il traffico romano appare meno congestionato durante la settimana dalle 10.30 alle 14 mentre la sera di giovedì è stato registrato il massimo.

“Globalmente – ha detto Ralf-Peter Schaefer, VP Traffic information di TomTom – la congestione del traffico sta crescendo.

Questa è sia una buona sia una cattiva notizia: è buona perché indica un’economia globale forte, ma d’altro lato gli automobilisti perdono molto tempo seduti nel traffico. E questo senza citare il grande impatto ambientale”.

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