Dopo un 2020 segnato dalle conseguenze disastrose della pandemia, il 2021 ha visto l’Italia tornare a correre, anche di più rispetto alla media europea. Il nuovo anno non sarà da meno, con l’economia mondiale che taglierà il traguardo dei 100 mila miliardi di Pil per la prima volta. Quali sono i lavori più cercati nel 2022?

Lavori emergenti del 2022: i trend del nuovo anno

I principali fattori che avranno importanti ripercussioni nel mercato del lavoro saranno l’accelerazione del digitale, l’evoluzione dei modelli lavorativi e la transizione ecologica.

Secondo le ultime analisi registrate da Manpower Group ed Ey, due aziende specializzate nell’aiutare le imprese a cercare risorse umane, il 43% dei datori di lavoro italiani si aspettano nei primi tre mesi del 2022 un aumento dei propri dipendenti, a fronte di un 39% che invece si dice abbastanza certo che la situazione non cambierà.

Così come il 2021, anche il 2022 si confermerà un anno particolarmente positivo per il settore della Sanità, un trend destinato a crescere anche nel corso dei prossimi mesi. Basti pensare che solo da gennaio 2020 sono stati assunti più di 21mila medici, 32mila infermieri e 30mila altri operatori.

Non solo però il settore della Sanità, ma anche il comparto ad alta digitalizzazione farà registrare un aumento della forza lavoro consistente rispetto agli anni precedenti. In particolare, si prospettano forze fresche nei settori dell’It e dei servizi, soprattutto nel segmento appartenente all’e-commerce.

Lavori più cercati nel 2022

Ma il 2022 sarà anche un anno in cui verranno assunte nuove figure, su tutti gli specialisti delle interfacce umane. A questo proposito, Forbes segnala la tendenza ad assumere Distribution Manager e Logistics Analyst, due profili ad alta specializzazione in grado di gestire la filiera produttiva e ottimizzarla facendo fronte a improvvisi cambiamenti o incertezze.

Saranno molto gettonati anche gli ingegneri e i tecnici specializzati nella guida autonoma, una realtà che nel giro di pochi anni andrà a rivoluzionare il comportamento degli automobilisti sulle strade di tutto il mondo.

Inoltre saranno richieste maggiori capacità di lavoro in autonomia, calcolando che lo smart working continuerà a essere una modalità di lavoro sempre più diffusa, e abilità nel comunicare tramite persona o per video-conferenza.

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