Unioncamere e Anpal hanno realizzato il bollettino annuale del Sistema informativo Excelsior, una fotografia utile per certificare un problema tutto italiano: domanda e offerta di lavoro restano distanti. Se da un lato mancano i profili più qualificati, dall’altro rimane il problema della mancata esperienza per i profili meno qualificati.

Secondo l’ultimo bollettino, le figure più ricercate dalle aziende italiane sono operatori specializzati nella riparazione di apparati di telecomunicazione, installatori, falegnami, saldatori e meccanici.

Lo studio di Unioncamere e Anpal ci mostra però anche le figure che nessuno vuole più.

Tra queste, la maglia nera va alle professioni impiegatizie, che subiscono una flessione superiore al 10% rispetto allo scorso anno. Cala anche la domanda di persone con in mano soltanto un diploma o con una semplice qualifica, con un ribasso di quasi il 13%.

Le lauree migliori per trovare lavoro

Il bollettino annuale 2021 del Sistema informativo Excelsior si è inoltre soffermato sulle lauree che al giorno d’oggi consentono di trovare lavoro più velocemente per via dell’attuale difficoltà di reperimento da parte delle imprese. Non si trovano ad esempio i laureati in ingegneria elettronica e ingegneria dell’informazione, così come i laureati in scienze informatiche, fisiche e matematiche. Le aziende non riescono a reperire nemmeno i laureati in meccanica, meccatronica ed energia, in chimica-farmaceutica e coloro che hanno una qualifica specifica con indirizzo elettrico.

Dunque è evidente come le specializzazioni richieste rispondano alle nuove esigenze prodotte dalla pandemia che ha investito il pianeta negli ultimi 24 mesi: risparmio energetico, digitalizzazione e automazione, riqualificazione, ricerca e tecnologie.

Cosa non deve mancare nel curriculum

Detto questo, è normale che a cambiare siano anche le competenze richieste per un curriculum vincente. Da una parte cresce l’importanza di saper lavorare in autonomia, e allo stesso tempo anche il saper lavorare in gruppo. Dall’altra acquistano maggiore importanza elementi quali flessibilità e problem solving.

Alle competenze soft-imprenditive seguono poi le competenze green e quelle digitali, rispettivamente domandate a oltre tre quarti e al 60% delle assunzioni dell’ultimo anno.

Vedi anche: Lavoro senza laurea: i 15 profili più richiesti dalle aziende nel 2022