A Napoli un percettore di reddito di cittadinanza ha rifiutato in diretta tv un lavoro fino a 2 mila euro al mese.
In quest’ultimi tempi, il dibattito (soprattutto mediatico) tra sostenitori e oppositori del reddito di cittadinanza è più che mai acceso. Come sappiamo, il centro destra ha appena vinto le elezioni nazionali, con Fratelli d’Italia primo partito. Un centro destra da sempre contrario allo strumento “anti povertà” tanto caro al Movimento 5 Stelle.
Nei piani della Meloni, che presto sarà chiamata a formare un nuovo esecutivo, c’è il superamento del reddito di cittadinanza (non è certo un mistero).
Il problema, secondo i detrattori di questo strumento, è che lo stesso disincentiverebbe i percettori stessi a trovare o accettare un nuovo posto di lavoro. Sotto questo punto di vista, il reddito di cittadinanza, nato anche per facilitare l’incontro tra l’offerta e la domanda di lavoro, non sta affatto funzionano.
In effetti, non sono poche le testimonianze di imprenditori (soprattutto nel campo della ristorazione) che non riescono a trovare lavoratori per “colpa di questo strumento”. Proprio ieri sera, al programma televisivo “Non è l’Arena”, di Massimo Giletti, un precettore di reddito di cittadinanza ha rifiutato un lavoro da 2 mila euro al mese, con grande rammarico di tutti i partecipati al programma.
Reddito di cittadinanza, a Napoli è stata rifiutata un’offerta di lavoro fino a 2 mila euro al mese
Come già detto in apertura, ieri sera al programma televisivo non è l’Arena, di Massimo Giletti, si è assistito a un teatrino che sta facendo tanto discutere l’opinione pubblica.
Giletti, stizzito, redarguisce questo signore: “Tiratevi su le maniche e lavorate, tiratevi su le maniche e lavorate! Non si insulta chi offre lavoro”. Da lì, come prevedibile, è nato un lungo battibecco (anche con gli altri ospiti della trasmissione) che preferiamo risparmiarvi. Il concetto, però, ci sembra abbastanza chiaro.