Abattere le discriminazioni, i prodotti per le mestruazioni femminili sono un diritto e non un bene di lusso. Così in Scozia la legge che prevede la distribuzione gratuita alle donne di assorbenti e tamponi fa un altro passo avanti. Il parlamento ha approvato con 112 voti a favore, nessun contrario e un astenuto una proposta di legge che, se venisse approvata in via definitiva senza modifiche, prevede che in farmacie, centri sociali e luoghi di aggregazione giovanile i prodotti necessari per il periodo mestruale vengano distribuiti gratis a tutte le donne.

Il provvedimento è stato messo a punto per contrastare la cosiddetta period poverty, ossia l’impossibilità economica di acquistare prodotti igienici per il ciclo mestruale: in Scozia, infatti, l’Iva su questa merce è al 5%.

La legge è stata presentata dalla laburista Monica Lennon e prevede un costo di poco inferiore a 30 milioni di euro l’anno (si parla di 24 milioni di sterline) per la sua realizzazione. Lennon, ha dichiarato che l’approvazione definitiva “segnerebbe una pietra miliare nella normalizzazione delle mestruazioni in Scozia, dando un vero segnale al Paese di quanto seriamente il parlamento prenda l’uguaglianza di genere”.

A Monica Lennon ha fatto eco la collega Alison Johnstone: “Perché nel 2020 la carta igienica è vista come una necessità e i prodotti per il periodo mestruale no? Essere penalizzati finanziariamente per una funzione corporea naturale non è equo o giusto”. Già nel 2018, la Scozia era già diventata il primo Paese al mondo a fornire prodotti per l’igiene femminile gratuitamente all’interno di scuole, college e università. La strada da fare, però, è comunque in salita.