Italia paese ostile, questa la decisione arrivata da Mosca durante la giornata di ieri 7 marzo. Con il nostro paese, si trovano tutti gli altri Stati che hanno optato per le sanzioni economiche. Queste come risposta all’invasione dell’Ucraina dalla parte della Russia. Sia va ovviamente dagli USA alla Gran Bretagna, passando per Giappone, Corea del Sud, Nuova Zelanda, Australia, Svizzera. E ovviamente per tutti gli stati membri dell’Unione Europea. Ma cosa prevede questa misura anomala? Quali sono gli effetti sulle economie dei paesi che sono bollati come ‘ostili’?

Italia paese ostile, cosa prevede il decreto di Putin

Il decreto, emanato nella giornata di ieri, prevede che tutte le imprese russe (e i cittadini) possano ripagare i propri debiti nei confronti dei creditori stranieri, appartenenti alla black list, in rubli e non secondo la valuta degli accordi.

L’Italia in quanto paese ostile riceverà questo ‘trattamento’. La nuova procedura si applica a tutti i pagamenti superiori ai 10 milioni di rubli al mese (circa 80mila euro o 70mila dollari) ed il problema è proprio l’inflazione del rublo. Per rendere l’idea dello stato della moneta russa, basta sottolineare come un mese fa bastassero 75 rubli per acquistare un dollaro, mentre adesso ce ne vogliono più di 150. La domanda che ci si pone è se questa decisione di Putin non vada considerata come una sorta di default, di impossibilità di pagare i debiti. Anche perché va considerato il fatto che le più importanti aziende estere russe, quali Rosneft e ovviamente Gazprom, attendono pagamenti in obbligazioni nell’ordine di più di 3 miliardi di dollari.

Quali sono le conseguenze per l’Italia paese ostile?

Non si tratta dunque soltanto di guerra guerreggiata ma anche di guerra di sanzioni. L’Italia è paese ostile, ma quali potrebbero essere le conseguenze dell’inserimento nella ‘black list’? La prima è sicuramente di carattere politico: l’ambasciata italiana ha raccomandato agli italiani residenti in Russia di organizzarsi per il ritorno in maniera quanto più rapida è possibile.

Ebbene, la Russia potrebbe decidere di negare il visto e di sospendere quelli già attivi.
Passando alle conseguenze economiche, le aziende italiane (e di tutti le nazioni ‘ostili’) vedranno rimborsati i propri crediti in rubli. Ebbene, il rublo si è svalutato di circa il 45%, le perdite potrebbero essere enormi. Ma il vero punto debole sono le banche italiane. Secondo quanto riporta la Bri, gli istituti italiani sono quelli maggiormente esposti tra quelli dell’intera Europa. Si parla di 25,3 miliardi di euro, secondo le stime del mese di settembre 2021. Le ritorsioni di Mosca colpiranno maggiormente il nostro sistema bancario.
La mossa di Mosca rischia infine di portare a un blocco dell’export di grano e mais, il che potrebbe condurre a un’impennata dei prezzi di molti prodotti di prima necessità.
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