La guerra in Ucraina potrebbe finire a maggio. Nuovi negoziati di pace sono previsti tra oggi e mercoledì in Turchia.
Secondo l’ex ambasciatore italiano ad Ankara, Carlo Marsili, non è prevista una svolta ma sicuramente dei passi avanti.

Fine della guerra in Ucraina, da oggi negoziati di pace

All’Adnkronos, infatti, ha chiarito che con questo nuovo incontro si possono porre le basi, ricordando l’incontro di Antalya del 10 marzo scorso tra il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ed il collega russo Dmytro Kuleba dove già qualche passo era stato fatto:

“Nessuna delle due parti rivela su cosa si starebbe raggiungendo una convergenza.

Ma, da quanto mi risulta, non dico che i turchi siano ottimisti ma quanto meno relativamente fiduciosi che qualche passo avanti si possa fare. La strada mi sembra quella giusta”.

In merito ai punti sul quale è possibile raggiungere una sorta di intesa, si parla della non adesione della Nato all’Ucraina, la sua neutralizzazione con delle garanzie di sicurezza internazionali e un referendum per portare il Donbass ad aderire in qualche modo alla Russia. Più difficile, secondo Marsili, rimettere in discussione ciò che è stato in merito alla Crimea e se la Russia insisterà per un corridoio meridionale per l’unione del Donbass e della Crimea.

Il ruolo della Turchia

In merito al ruolo della Turchia secondo Marsili, Ankara ed Erdogan volevano rifarsi l’immagine nei confronti dell’Occidente ma il governo turco – sottolinea – ha fatto le mosse giuste e ha sostenuto l’Ucraina dando comunque soddisfazione a Mosca non aderendo alle sanzioni. In questo modo continuerà ad avere sia le forniture dell’energia che l’arrivo dei turisti russi, che invece sono calati drasticamente in Europa:
“la Turchia non può inimicarsi la Russia anche per via della Siria, dopo essere arrivata a patti con Mosca sulla fascia di sicurezza russo-turca al confine”.
La speranza, insomma, è che si arrivi al più presto alla fine della guerra anche se ad oggi è impossibile escludere certi scenari.

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