Eppur si muove. Il governo Meloni, dopo il via libera del Consiglio dei ministri, si prepara a riscrivere il sistema fiscale nei prossimi due anni. In un’intervista rilasciata al Sole 24 Ore, il viceministro all’Economia Maurizio Leo ha annunciato un possibile passaggio a un meccanismo a tre aliquote già a partire dal 2023. Non solo però, perché un altro obiettivo concreto dell’esecutivo è di portare l’Iva a zero sui beni di prima necessità. Sulla revisione delle aliquote del 5% e del 10% si può intervenire, ha spiegato Leo, che ha aggiunto un’ipotetica misura aggiuntiva per i beni dell’infanzia e quelli di prima necessità.

Iva zero sui prodotti di prima necessità e dell’infanzia. Beni e servizi soggetti all’aliquota del 4% le intenzioni del governo

Ecco la lista dei beni e servizi soggetti all’aliquota del 4%, in cui rientrano i beni di prima necessità che potrebbero beneficiare della cancellazione dell’Iva.

  • latte fresco
  • formaggi, latticini, burro
  • piante mangerecce, ortaggi (esclusi i tartufi)
  • legumi secchi, da granella, sgranati
  • frutta secca, fresca, cotta, congelata o surgelata
  • orzo, avena, frumento, granturco, miglio, grano saraceno
  • farine e semole di frumento
  • semi e frutti oleosi (esclusi quelli di ricino e lino)
  • olio di oliva
  • margarina animale o vegetale
  • paste alimentali, crackers, pane, fette biscottate, biscotto di mare
  • pomodori pelati, conserve di pomodori, olive in salamoia
  • crusche
  • giornali, libri, periodici
  • fertilizzanti considerati utili per la lotta biologica in agricoltura
  • mangimi
  • case di abitazione ad esclusione di quelle che appartengono alla categoria catastale A1, A8 e A9
  • costruzioni rurali ad uso abitativo
  • apparecchi di ortopedia, oggetti per fratture, apparecchi di protesi dentaria e oculistica
  • poltrone e veicoli per invalidi
  • gas per uso terapeutico, reni artificiali.

Nota: la lista completa è disponibile alla Tabella A del decreto del Presidente della Repubblica del 26 ottobre 1972 numero 633, successivamente modificato dalla legge del 29 dicembre 2022 n.

197 Articolo 1.

Beni e servizi soggetti all’aliquota del 5%

  • basilico, rosmarino, salvia, origano
  • prestazioni di trasporto urbano di persone
  • ventilatori polmonari per terapia subintensiva e intensiva, tamponi per analisi cliniche, strumentazione per diagnostica per COVID-19, attrezzature per allestire ospedali da campo, detergenti disinfettanti per le mani, carrelli per emergenza, visiere e occhiali protettivi, mascherine Ffp2 e Ffp3, umidificatori, maschere per la ventilazione non invasiva, centrale di monitoraggio per terapia intensiva, tute di protezione
    tartufi freschi o refrigerati
  • coppette mestruali, prodotti assorbenti e tamponi per la protezione dell’igiene femminile
  • latte liquido o in polvere per l’alimentazione dei bambini nella prima infanzia, pannolini per bambini, seggiolini per
  • bambini da installare nelle automobili.

Come si nota, nella lista ci sono anche i prodotti per l’infanzia e gli assorbenti. C’è da dire che da tempo si parla sempre di azzerare l’Iva sugli assorbenti ma finora non è mai avvenuto. Ora, bisognerà capire se sarà la volta buona con la riforma del fisco.