È arrivato l’autunno e con il cambio stagionale iniziano a sbucare i primi raffreddori e la parola influenza si fa largo nei nostri pensieri. Si inizia da uno starnuto, poi un altro, ci si sente la gola irritata, qualche brivido e la temperatura che sale. Subito si pensa al covid-19, così la prima cosa che viene in mente di fare è il tampone ma in realtà potrebbe essere o uno sbalzo di temperatura o l’influenza. Magari quella australiana, che sembra già arrivata in Italia con i primissimi casi.

E non di rado la negatività dell’ennesimo tampone covid casalingo lo dimostra. Non abbiamo fatto in tempo ad abituarci alla tregua momentanea del covid-19, che già bisogna pensare all’influenza.

Negli ultimi due anni, complici le restrizioni e i vari lockdown, il virus influenzale aveva colpito pochissime persone. Da questa stagione, però, sarà tutto diverso. Le restrizioni sono sparite e anche la mascherina non è più obbligatoria, sempre meno persone la indossano al chiuso e così aumenta il rischio di essere contagiati anche dal virus influenzale.

Influenza australiana in Italia, sarà una stagione molto intensa

In Italia è già stata confermata la presenza del virus australiano. Alcuni bambini sono arrivati al pronto soccorso dell’Ospedale Bambin Gesù e il professore Carlo Federico Perno, responsabile di Microbiologia e Diagnostica di Immunologia ha confermato che si tratta dell’influenza australiana e che “l’ondata di contagi si preannuncia intensa anche in Italia”. Da fine giugno sono giunti almeno 16 bambini con problemi respiratori e in seguito alle analisi è stato confermato il virus H3N2 legato all’influenza australiana. L’ondata di contagi si è confermata molto forte in Australia e nell’emisfero meridionale, dove la stagione invernale sta finendo. Ecco perchè si preannuncia aggressiva anche in Italia, con i primi casi già registrati in forte anticipo.

Solitamente l’influenza ha il suo boom tra i mesi di novembre e marzo, si manifesta con febbre, problemi respiratori, problemi gastrointestinali, dolori ossei e stanchezza.

Nei soggetti fragili può avere conseguenze più temibili, ecco perché gli esperti consigliano il vaccino.

Campagna vaccinale dal 1° ottobre

Quest’anno la campagna vaccinale contro il virus influenzale partirà dal 1 ottobre e comprende anche la copertura per il ceppo H3N2. A doversi vaccinare dovrebbero essere non solo gli anziani e i fragili ma anche i bambini dai 6 mesi di età. Oltretutto c’è un certo timore, visto che insieme all’influenza si teme anche un nuovo boom di contagi covid-19. Per i soggetti interessati, come appunto over 60, fragili, donne in gravidanza e operatori sanitari si consiglia la doppia vaccinazione. Insomma, finita l’estate, che ci ha tenuto compagnia con il caldo torrido e la siccità, ora la stagione autunnale appena arrivata, soprattutto dal punto di vista meteorologico, rischia di farci entrare in quella spirale di paura tra coronavirus e influenza.