Ormai ne sentiamo parlare da giorni. La triplice epidemia o tri-pandemia, sta mettendo in allarme tutti quanti. Con il covid-19 e tutte le restrizioni passate, avevamo pensato che il peggio fosse passato. E per certi versi è così. Il coronavirus è sotto controllo, nelle ultime settimane non si sono registrati rialzi ma il futuro è sempre incerto. Soprattutto se in arrivo c’è l’influenza e il virus respiratorio sinciziale, che possono creare una sorta di tripla pandemia.

I primi report di Influnet sembrano confermare che l’influenza stagionale ha già iniziato a diffondersi.

Durante l’ultima settimana di ottobre, si sono segnalati già più di 500mila casi dall’inizio del monitoraggio. Numeri che fanno presagire un boom di contagi entro una certa data. Insomma, è chiaro che non si può proprio stare in pace.

Influenza 2022 e il rischio del trio infernale con covid-19 e virus respiratorio

A parlare della tri pandemia è stato anche Matteo Bassetti, direttore della Clinica di malattie infettive del policlinico San Martino di Genova, che durante un’intervista all’’Adnkronos ha anticipato il rischio di un trio infernale. I primi casi di influenza sono già arrivati e sono anche pesanti:

“Come hanno detto i colleghi americani ci sarà una triplice epidemia, io invece la definisco “trio infernale” ovvero l’influenza, Sars-CoV-2 e il virus respiratorio sinciziale, che temo farà danni”

Bassetti ha poi sottolineato che la stagione influenzale sarà più aggressiva della precedente. Anche perché non ci saranno più le mascherine a proteggere e negli ultimi due anni erano state proprio le mascherine a limitare la diffusione.

Presto boom dei casi di influenza e covid-19

L’infettivologo, però, ha chiarito anche che il ritorno dell’influenza in un certo senso ci fa capire che si sta tornando quasi alla normalità, come prima della pandemia. In merito alla quarta dose, il medico ha confermato che tutti i fragili e gli anziani dovrebbero farla, per tutti gli altri è una scelta libera.


Ma quando è previsto, allora, il picco derivato dal boom dei casi di influenza e covid-19? A dirlo è Massimo Andreoni, primario di Infettivologia al Policlinico Tor Vergata di Roma e direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit), che ad Adnkronos Salute ha confermato che il virus sta circolando ma non è a livelli alti, anche perché il clima ancora favorevole sembra limitare la diffusione.

Con l’arrivo di dicembre, però, si rischia davvero un boom di casi. Insomma, nulla di troppo nuovo. Nelle prossime settimane, quando il freddo inizierà davvero a farsi sentire, allora anche il virus dell’influenza e probabilmente il covid-19 con le nuove sotto varianti Omicron si faranno largo. L’attenzione, insomma, rimane alta.