Tutta l’attenzione mediatica è concentrata esclusivamente sul vaccino anti-Covid, mentre la maggior parte delle Regioni è in ritardo con l’altra campagna vaccinale, quella contro l’influenza. Il segretario nazionale della Fimmg (Federazione dei medici di medicina generale), Silvestro Scotti, ha dichiarato che il ritardo potrebbe avere conseguenze importanti dal punto di vista organizzativo. Questo a causa della sovrapposizione di tre campagne vaccinali, quella contro il Covid, quella antinfluenzale e quella anti-pneumococco. Il problema è che le regioni si stanno muovendo in maniera autonoma e disordinata.

Solo in alcune la campagna è stata già attivata e solo in alcune è possibile la doppia somministrazione (contro il Covid e contro l’influenza).

Perché è importante il vaccino contro l’influenza durante la pandemia Covid

Il Ministero aveva dato precise indicazioni alle Regioni, sin dal mese di aprile, affinché la campagna vaccinale antinfluenzale iniziasse il prima possibile, agli inizi di ottobre. La ragione è semplice. Limitare la circolazione del virus dell’influenza permetterebbe di facilitare le diagnosi di Covid e soprattutto di intasare le corsie degli ospedali. La raccomandazione per questo tipo di vaccino è per gli over 60, le persone fragili, gli operatori sanitari e i bambini di età compresa tra 6 mesi e 6 anni.

La diffusione dei contagi dell’influenza stagionale 2021 potrebbe essere maggiore. Ciò perché l’anno scorso, grazie alle misure di contenimento anti-Covid (chiusure, mascherine e distanziamento sociale) il virus ha avuto poche possibilità di circolare. per questo la platea dei vulnerabili sarà sicuramente più ampia.

La campagna vaccinale antinfluenzale: quando inizia regione per regione

La campagna vaccinale contro l’influenza potrà contare quest’anno su nuove modalità di somministrazione. Non solo dunque i medici di famiglia, ma anche gli ambulatori delle aziende sanitarie locali, gli hub per il vaccino anti-Covid e le farmacie.

Le uniche regioni in regola con le indicazioni ministeriali sono la Campania, dove le dosi sono arrivate ai medici di famiglia già alla fine di settembre, e il Lazio. In tale regione è possibile ricevere la somministrazione combinata del vaccino antinfluenzale e del vaccino anti-Covid.

In Piemonte la campagna è partita il 14 ottobre negli ambulatori di medicina di base. Qui è possibile effettuare la doppia somministrazione (contro l’influenza e contro il Covid) soltanto in alcuni casi. Nella regione Lombardia la somministrazione combinata è partita il 7 ottobre ma soltanto per gli over 80 e i fragili. Dalla metà di ottobre, invece, sarà disponibile presso gli ambulatori e dal 28 ottobre partirà una piattaforma informatica per la prenotazione nel centro più vicino.

Quando inizia la somministrazione del vaccino antinfluenzale

Infine in Emilia Romagna, la campagna parte ufficialmente il 25 ottobre, anche se è possibile un anticipo perché le dosi ai medici di base sono in consegna già in questi giorni. Stessa data anche per la Toscana, ma il 25 ottobre inizieranno soltanto i pazienti over 70 con patologie. Per la metà di novembre, invece, si attiverà la campagna per gli ospiti delle Rsa e soltanto nell’ultima decade di novembre gli altri aventi diritto potranno accedere alla vaccinazione. Il Veneto, invece, è particolarmente in ritardo. La campagna inizierà soltanto il 2 novembre, con la possibilità di una somministrazione combinata con il vaccino anti-Covid.

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