Siamo ancora nel mese di settembre e le temperature sono ancora abbastanza elevate, eppure l’influenza 2019-2020 si è già manifestata in Italia: è notizia delle ultime ore che i ricercatori di Parma hanno trovato uno dei quattro ceppi in una bambina di sei anni. Si tratta di uno dei virus B, poco aggressivo, e la questo avvenimento potrebbe lasciar intendere che l’epidemia, quest’anno, sarà anticipata: in realtà l’influenza si diffonde quando arriva un freddo costante, anche se risulta essere chiaro che è meglio non rinviare il vaccino, soprattutto per soggetti cosiddetti ‘deboli’, come bambini, anziani e persone che presentano patologie pregresse.

Il vaccino per l’influenza 2019-2020: i consigli degli esperti

Il programma vaccinale per l’Italia inizierà a metà ottobre e, come già accennato, mai come quest’anno, in cui l’influenza 2019-2020 si è già manifestata, rinviare il momento dell’assunzione potrebbe essere davvero controproducente. Marco Bassetti, docente ordinario di Malattie Infettive all’università di Udine ma in trasferimento a Genova, nonché nuovo presidente della Sita (Società italiana di terapia antinfettiva), annuncia che quest’anno i ceppi influenzali saranno quattro: due di tipologia A, A-H1N1 e A-H3N2, e due di tipologia B, B Colorado e B Phuket; il vaccino, predisposto secondo le indicazioni dell’Oms, dovrebbe proteggere da tutte queste forme, sulla base dei dati raccolti durante l’inverno dell’emisfero australe. Le previsioni parlano di circa 6 milioni di italiani costretti a letto, e sottolineano la pericolosità soprattutto di uno dei quattro virus, l’A-H3N2, in quanto, agendo di concerto con lo pneumococco, può provocare complicanze a livello polmonare.

Come riconoscere l’influenza 2019-2020: i sintomi e le precauzioni

I sintomi dell’influenza 2019-2020 sono i medesimi di ogni anno: si può riconoscerla dalla febbre spesso molto alta, da sintomi a carattere respiratorio, come tosse, raffreddore e mal di gola, da dolori articolari e muscolari, da mal di testa e brividi.

Come sottolinea, però, Marco Bassetti, circolano in Italia circa 262 tipi di altri virus che sono considerati para-influenzali e che spesso presentano i medesimi sintomi, magari leggermente più lievi – questa tipologia di infezione è attiva già in questo momento.

Ma quali sono le precauzioni contro l’influenza 2019-2020? Innanzitutto occorre sottolineare come le precauzioni  che prendiamo noi non hanno soltanto un valore individuale, ma sociale: innanzitutto, lavarsi costantemente le mani, e poi portare avanti una corretta alimentazione ed evitare gli sbalzi di temperatura. Importante anche l’utilizzazione di probiotici, in quanto, se la flora intestinale è sana, il sistema immunitario può liberamente concentrarsi nel combattere i virus influenzali. Infine, si consiglia il riposo, sia per evitare di contrarre l’influenza, sia, una volta contratta, per permettere all’organismo di affrontarla al meglio.

La questione degli ‘antibiotici’ per l’influenza 2019-2020

Un’ultima questione va affrontata, quella relativa all’uso degli antibiotici. L’ammonimento arriva sempre da Marco Bassetti, il quale sottolinea come si prescrivano spesso antibiotici anche quando si tratta di una malattia virale come l’influenza (si ricorda che l’antibiotico contrasta i batteri, non i virus). Questo tipo di cura molto spesso si rivela completamente inutile, ma produce anche un danno collaterale: i batteri, grazie a un uso acritico e smodato degli antibiotici, stanno diventando sempre più resistenti, cosa che rappresenterà nel futuro la vera e propria emergenza medica.

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