Chi sperava in un rallentamento dei tassi dei interesse, con tutta probabilità, avrà cattive notizie questa settimana. Il motivo è che in questi giorni la Federal Reserve System (Fed) e la Banca Centrale Europea (Bce) annunceranno le loro decisioni sulla politica monetaria. Un eventuale rialzo, come si teme dello 0,50% comporterebbe un aumento dei tassi Euribor sui quali si calcolano i tassi dei mutui variabili. Significa che chi ha un mutuo di questa tipologia si troverebbe a pagare delle rate più pesanti anche di 100 euro per uno di circa 126 mila euro per 25 anni, secondo le simulazioni di Facile.it.

In Italia, come tutti sapranno, i mutui si chiedono soprattutto per acquistare la prima casa, un bene (quest’ultimo) che è diventato ancora più importante dopo il Covid-19.

Si preferisce sempre più accendere un mutuo piuttosto che pagare l’affitto in quanto al termine dei pagamenti, quel bene, frutto di tanti sacrifici, sarà di proprietà.

Ma con rate troppe alte il rischio è quello di non riuscire a sostenere la spesa ed è questa una delle grandi preoccupazioni di chi ha un mutuo a tasso variabile.

La Banca Centrale Europea potrebbe optare per un rialzo di 50 punti

L’inflazione, alla luce delle nuove stime, è più persistente rispetto alle aspettative, ha comunicato ai microfoni di SkyTg24 Business, Antonella Mangani Ad di Payden&Rygel in Italia. Per questo si attende un rialzo di 50 punti base questa settimana e non si esclude che ve ne sia un altro della medesima entità nella prossima riunione.

Cosa succederà quindi a mutui se la Bce alzerà ancora il costo del denaro? Facile.it fa l’esempio di un mutuo sottoscritto a gennaio 2022 di 126 mila euro da restituire in venticinque anni. Spiega che si è partiti da un tasso conveniente, in media dello 0,67% con rata mensile di 456 euro. Per gran parte del 2022 non è cambiato quasi nulla ma nella seconda metà dell’anno, per colpa degli aumento del costo del denaro, la rata è salita.

A dicembre, il tasso medio è arrivato sopra il 3% (quindi è più che triplicato) per cui la rata è arrivata a più di 600 euro.

Cosa accadrà nel futuro per colpa dell’inflazione? Nuovi aumenti dalla Bce?

Non ci sono buone notizie per il 2023 secondo le previsioni degli esperti raccolte da Facile.it. Il tasso per i mutui variabili potrebbe arrivare al 4,65% e di conseguenza la rata potrebbe salire sopra i 700 euro.

Chi ha un mutuo tasso fisso, invece, ha evitato i rialzi degli ultimi mesi. Chi desidera sottoscriverne uno adesso, a causa della politica della Bce per tenere a bada l’inflazione, però, troverà delle condizioni peggiori rispetto a un anno fa. Ad oggi, tra le migliori offerte disponibili per un finanziamento di 126 mila euro in venticinque anni, i tassi di interesse partono da 3,26% con una rata di circa 614 euro contro tassi dell’1% di un anno fa con una rata che era di circa 477 euro. Lo stesso finanziamento, quindi, oggi costa 137 euro in più al mese rispetto al passato.

Per il futuro, almeno nella prima metà dell’anno, secondo gli esperti tale dato non è destinato a calare. Insomma, per capire come andrà a finire bisognerà attendere le decisione della Bce di questa settimana.

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