Il 28 agosto 1988, durante lo svolgimento dell’Airshow Fligtag nella base NATO di Ramstein si verificò un incidente aereo che cambiò la storia delle Frecce Tricolori. Durante l’esibizione della pattuglia acrobatica italiana, mentre i velivoli si apprestavano a compiere l’evoluzione della “Cardioide” avvenne la collisione fra tre MB-339 pilotati dal Tenente Colonnello Ivo Nutarelli, dal Tenente Colonnello Mario Naldini e dal Capitano Giorgio Alessio. Ivo Nutarelli arrivò troppo presto all’intersezione con i colleghi e il suo Aermacchi colpì in pieno quello di Mario Naldini, che a sua volta colpì quello di Giorgio Alessio.

I tre velivoli si infiammarono nel cielo. Naldini e Alessio non fecero in tempo ad azionare il sedile eiettabile che avrebbe potuto salvar loro la vita, probabilmente Nutarelli non lo azionò perchè in quei secondi che lo separavano dall’impatto cercò di limitare i danni. I primi due aerei, dopo l’impatto, precipitarono ai lati della pista, ma il terzo, quello di Nutarelli,  si schiantò tra la folla che guardava lo spettacolo causando 67 morti e 346 feriti. Quello di 25 anni fa fu sicuramente il più tragico incidente aereo della storia delle esibizioni acrobatiche aeree  cui seguirono le ipotesi più fantasiose per individuarne la causa. Si arrivò ad ipotizzare di complotti e sabotaggi. Naldini e Nutarelli, la sera precedente avevano intercettato, durante il volo che da Grosseto li avrebbe portati a Ramstein, il DC9 dell’Itavia che si schiantò ad Ustica, come appurò la commissione per la strage di Ustica. Molti hanno sostenuto quindi che l’incidente di Ramstein fu organizzato per eliminare eventuali testimoni, anche se assecondare questa tesi è molto difficile visto il costo in vite umane che sarebbe costato l’eliminazione dei due testimoni. Guardando all’incidente di Ramstein 25 anni dopo, i deve accettare che fu frutto soltanto di un errore umano, quello di Nutarelli che arrivò troppo presto all’intersezione con i suoi colleghi.
Nutarelli, che probabilmente si accorse dell’errore,  estrasse i carrelli del suo Aermacchi per rallentarne la corsa, ma l’impatto al suolo non poté essere evitato. Dopo l’incidente di Ramstein cambiarono i parametri con cui le Frecce si esibivano, le pattuglie acrobatiche hanno ora più spazio per le singole figure che non possono più essere eseguite sopra al pubblico, che ammira lo spettacolo da svariate centinaia di metri di distanza.