Un interessante documentario della National Geographic intitolato Il Sepolcro di Gesù – Miti e Misteri, ha documentato le ricerche e le analisi effettuate dagli scienziati a Gerusalemme. Le analisi al carbonio relative alla datazione della tomba rivelano però una data per certi versi sconcertante, almeno per coloro che realmente credevano nell’autenticità del sepolcro. Ci si aspettava infatti che la tomba avesse 2000 anni circa, e invece si è scoperto che il sito è stato costruito 1700 anni fa.

La tomba di Gesù, un’opera voluta fortemente da Costantino

La Basilica del Santo sepolcro a Gerusalemme fu costruita dall’Imperatore Costantino, la tradizione voleva però che il sepolcro al suo interno fosse realmente il sito nel quale era stato seppellito Gesù dopo la crocifissione nell’anno 0.

Le analisi invece rivelano che il complesso funerario è datato 345, quindi nello stesso periodo di Costantino che, a questo punto, risulta essere l’artefice unico del mito intorno al sepolcro di Gesù.

Com’è noto, Costantino fu il primo imperatore cristiano, fu lui infatti ad accettare ufficialmente il cristianesimo nell’impero romano facendone una religione a tutti gli effetti e non più una setta illegale. A dire il vero, le ipotesi finora avanzate dagli studiosi erano ancor meno lusinghiere nei confronti di questo mitologico sepolcro. Si riteneva infatti che non avesse più di mille anni, aggiunto cioè addirittura successivamente alla creazione della Basilica.

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Gesù tra fede e scienza

La nuova datazione offerta dagli scienziati ricolloca, quindi, nuovamente indietro nel tempo il sito. Nell’ottobre 2016, in occasione dei lavori di restauro dell’edicola, il team scientifico del Politecnico di Atene ha potuto aprire, per la prima volta dopo secoli, la tomba. Il documentario della National Geographic segue il team di esperti nel corso dei lavori di restauro dell’edicola, l’apertura della tomba e gli esami che hanno portato alla sensazionale scoperta.

Sappiamo dunque che la tomba è stata creata all’incirca 1700 anni fa, il rivestimento di marmo che ricopre il letto funerario, invece, probabilmente è stato fissato intorno al 1555. Rimane naturalmente un mistero insolubile da un punto di vista scientifico stabilire se da qualche parte vi sia realmente la tomba del nazareno di nome Yehoshua Ben Joseph, crocifisso, sepolto e poi resuscitato secondo le scritture sacre.

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