La quarantena imposta, il distanziamento sociale e la reclusione a casa genera ansie e stress nella popolazione. L’emergenza coronavirus non sta soltanto creando il panico da contagio ma anche un forte stress per la situazione attuale che ha scombussolato le vite di tutti.

Lo studio

Secondo uno studio pubblicato su The Lancet, incentrato sull’impatto psicologico della quarantena, non sarà semplice gestire le proprie ansie in questo momento ma ne verremo fuori. Come scrive Business Insider, che riporta le parole di Neil Greenberg docente di difesa della salute mentale dell’Institute of Psychiatry, Psychology & Neuroscience del King’s College di Londra, se sarà gestita bene dalle autorità la quarantena non porterà ad effetti a lungo termine mentre se «Se gestita male, può causare problemi di salute mentale tra cui depressione e disturbi dell’adattamento che sono caratterizzati da sintomi di stress traumatico”.

L’importante, secondo il professore, è che le persone anche durante questo periodo di quarantena, riescano ad avere sufficienti forniture di cibo, sanitarie e non soffrano di difficoltà finanziarie o di troppa solitudine.

Più socievoli alla fine della quarantena

Un peso in più potrebbero averlo quelle famiglie che già prima dell’emergenza vivevano relazioni difficili e ora con la reclusione forzata potrebbero peggiorare ma in alcuni casi è l’occasione per rafforzare i legami familiari. Neil Greenberg ha negato anche il rischio di un possibile sviluppo del disturbo post traumatico da stress a causa della quarantena come si era ipotizzato all’inizio.

Anzi, secondo Greenberg, il distanziamento sociale potrebbe persino farci diventare più socievoli rispetto a prima. Il consiglio del professore rimane quello di “limitare l’esposizione ai resoconti dei media sulla situazione attuale, in quanto possono causare ansia. Meglio fare affidamento su informazioni ufficiali provenienti da fonti attendibili”. Importante anche mantenere i contatti con la famiglia o gli amici, dormire bene, curare l’alimentazione così come evitare l’abuso di alcol, sigarette, gioco d’azzardo o droghe illecite.

Con qualche piccolo sforza, insomma, sarà possibile gestire bene questo periodo di reclusione forzata e uscirne vincitori, anche dal punto di vista della socialità.

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