I contagi da variante Omicron dovrebbero raggiungere il picco entro due settimane, come hanno fatto notare gli esperti e visti i contagi sempre più numerosi e il numero altissimo di persone in quarantena, il tema dell’immunità di gregge sembra tornato in auge.

Immunità di gregge Covid, cosa ne pensano gli esperti

Anche secondo il professore ordinario di Microbiologia all’Università di Padova, Andrea Crisanti con questa variante sembra cambiare. Come scrive Quotidiano Nazionale, infatti, che riporta le parole di Crisanti:“Omicron potrebbe contribuire ad avvicinarci ad una situazione di immunità, se è vero che protegge anche contro la più pericolosa Delta“.


Secondo Crisanti, in base ad una ricerca condotta in Sudafrica, è emerso che “chi si ammala di Omicron ha un incremento di anticorpi non solo contro il ceppo stesso, ma anche in risposta a Delta” senza contare che Omicron favorirebbe una buona risposta anticorpale e sarebbe in grado di eliminare anche le altre varianti, anche la Delta che causa sintomi più seri.

Inoltre, ha fatto notare il professore, se la variante ha un’altra trasmissibilità, il picco arriverà a breve e poi dovrebbe iniziare a calare. “Abbiamo a che fare con un virus meno virulento di prima anche se più infettivo. Questa è senz’altro una fase nuova” ha concluso Crisanti.

Picco variante Omicron sempre più vicino

Anche secondo Mauro Pistello, direttore dell’unità di Virologia dell’azienda ospedaliera dell’università di Pisa, è possibile parlare di immunità di gregge grazie al picco sempre più vicino. Per questo motivo, sarebbe opportuno eliminare tutte le regole che rischiano di far pagare all’Italia, un prezzo molto alto dal punto di vista economico. A Quotidiano Nazionale, il professore ha rimarcato che grazie ai vaccini e la forte circolazione del virus, aumenta sempre di più l’immunità della popolazione, anche se i no-vax creano problemi:

“A fine febbraio probabilmente la curva calerà, così come l’allarme ma è importante monitorare solo chi sta male.

Se cerchiamo il virus coi test molecolari, troviamo anche le microtracce di molti soggetti che non sono più infettanti. Stiamo pagando un prezzo sociale ed economico altissimo”

ha infine detto Pistello sottolineando che resta importante continuare a monitorare le nuove varianti e giocare d’anticipo con i vaccini.

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