C’era entusiasmo per il vaccino Novavax, pensato per i no-vax che non avevano voluto vaccinarsi con i vaccini Pfizer o Moderna. Secondo l’immunologo Mauro Minelli, però, anche il nuovo vaccino si sta rivelando un flop e i no-vax non hanno colto nemmeno questa possibilità.

Il vaccino Novavax non decolla tra i no-vax

Ad Adnkronos Salute, Minelli, responsabile per il Sud-Italia della Fondazione per la medicina personalizzata, ha chiarito che:

“Il mezzo flop di Novavax evidenzia l’impossibilità di convincere i no-vax a vaccinarsi.

Dal 28 febbraio sono state somministrate 11.595 dosi vaccino Novavax, di cui il 59,2% in persone over 50, la maggior parte delle quali in età lavorativa”.

In base ai dati della Fondazione Gimbe, infatti, il numero di non ancora vaccinati che hanno scelto di farlo con Novavax sono molto pochi. Per questo motivo, l’immunologo ha sottolineato l’importanza di rendere obbligatorio il vaccino visto che il no-vax “L’impressione,, è che più il mondo si disporrà ad offrire opzioni, più il no-vax duro e puro si radicherà nel proprio convincimento che il mondo voglia comunque fregarlo”.

Minelli ha sottolineato che si era ripromesso di consigliare il vaccino obbligatorio quando la scienza avrebbe avuto a disposizione un vaccino creato con tecnologie già sperimentate, come appunto il vaccino Novavax. Ecco perché il momento potrebbe essere arrivato, ci ha tenuto a sottolineare l’esperto.

Cosa cambia da aprile

A parlare della pandemia e delle prossime riaperture, è stato invece il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, durante un’intervista a Il Tempo, dove ha precisato che l’allentamento delle restrizioni avverrà in due fasi. La prima partirà il 1 aprile con l’addio al Green Pass per alcune attività all’aperto come bar e ristoranti o attività all’aperto. Entro giugno si dovrebbe andare avanti fino a trovarsi davanti ad un nuovo scenario di normalità.

Andrea Costa ha sottolineato che ci sono le condizioni per sperare che l’estate sarà senza restrizioni ma è importante continuare con la terza dose, visto che mancano ancora all’appello 7 milioni di italiani. Inoltre, per andare al lavoro potrebbe scattare solo l’obbligo di Green Pass base anche per gli over 50 da giugno.

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