Qualcosa non ha funzionato nell’ultima stagione de Il Trono di Spade, molti appassionati hanno evidenziato buchi di sceneggiatura, incongruenze narrative e c’è anche chi ha lamentato una certa superficialità tecnica in alcune scene. Ci si aspetterebbe però da un finale di serie che tutte le domande trovino risposta. E, invece, a quanto pare non è andata così. Vediamo quali sono i punti interrogativi rimasti aperti.

Il trono di spade, le questioni irrisolte

Che siano stati veri e propri buchi di sceneggiatura, o semplicemente che gli autori (forse presi anche dalla fretta) abbiano pensato di lasciare in sospeso alcune questioni, sta di fatto che ora i fans si chiedono alcune cose che forse, più o meno a ragione, meritano una risposta.

E quali sono quindi queste domande che non hanno trovato risposta nella puntata finale di Game of Thrones? Partiamo da una facile facile: Nymeria, il meta-lupo di Arya bambina. Le bestiolona era scomparsa già dalla prima stagione ad Approdo del Re dopo aver morsicato Joffrey, e così come nei libri non è più riapparsa, a parte una sporadica comparsata diverse stagioni dopo, quando Arya la incontra brevemente. Di lei ogni traccia è scomparsa poi nuovamente, e non si sa che fine abbia fatto.

Gli interrogativi più grandi però sono quelli nati proprio in questa stessa stagione, dove cose appena accennate sono state lasciate in pasto agli spettatori senza una vera spiegazione. Tra queste spicca il principe di Dorne che appare nel finale quando un Tyron prigioniero decide da solo, con un lungo monologo, il nuovo re di Westeros. Chi è questo principe? Ellaria Sand e le sue figlie non avevano ucciso tutti i maschi diversi anni fa? Booooh. Come dicevamo, le grandi domande non si fermano qui, Varys stava provando a far fuori la regina, lo si intuisce all’inizio della quinta puntata, quando parla con la bimba addetta alle cucine.

Il consigliere però non si limita solo a questo, ma complotta anche per far sapere agli altri della discendenza di Snow. Ma a chi sta scrivendo questa benedetta lettera che poi brucia prima di essere catturato?

La stagione 8 de Il Trono di Spade si è conclusa senza farci capire realmente quale sia stata la funzione di Bran. Oltre ad essere memoria storica, e nuovo re, il giovane Stark ha dato l’impressione di fare e sapere molto di più. Rimane però ancora un mistero, e probabilmente lo rimarrà per sempre (a meno che i libri non lo spiegheranno) cosa lui abbia realmente fatto durante la trans della lunga notte. Ha fatto da esca per il re della notte? Lo ha attirato a sé? Che bisogno c’era se già sappiamo che il night king lo localizza in ogni dove?

Chiudiamo con un altro mistero che, però, in questo caso, sa più di buco narrativo o, se preferite, di finale forzato. Drogon è intelligentissimo, lo abbiamo scoperto nell’ultimissima puntata quando scioglie il trono di spade con il suo alito infuocato. Quel trono, simbolo di potere e di morte che ha corrotto, probabilmente, la sua stessa madre, e per questo va distrutto (non Jon che invece, pur essendo un Targaryen, è stato l’assassino della regina). Insomma, Drogon non parlerà come Smaug, ma ha uno spirito critico e delle capacità deduttive che al suo cospetto impallidisce anche il drago Fafnir. Mah!

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