È iniziata da qualche settimana una nuova era del fantasy in tv, prima con lo spin off House of the Dragon, mentre due settimane fa è toccato anche a Gli Anelli del Potere, rispettivamente serie prequel di Game of Thrones e Il Signore degli Anelli.

Per usare una metafora calcistica abbiamo fatto un vero e proprio parziale con tanto di risultato, visto che entrambe le serie sono arrivate a tre episodi a testa (in realtà per quella HBO in onda su Sky è già in corso la quarta sottotitolata).

Insomma, facciamo il punto della situazione sulle due serie tv e vediamo quali delle due stanno sodisfando di più il pubblico.

House of the Dragon o Gli Anelli del Potere?

Sia HBO che Prime Video si stanno sfregando le mani. Entrambe le serie infatti stanno per ora ottenendo il favore del pubblico e della critica. I consensi sembrano essere quasi unanimi per Gli Anelli del Potere, ed anche per quanto riguarda House of the Dragon il riscontro è stato fin qui molto positivo. Ma noi quale stiamo preferendo? Dobbiamo sbilanciarci e andare subito a vedere il parziale che abbiamo già annunciato anche nel titolo.

Il 3 a 0 a favore della produzione ispirata dall’opera di Martin sembra ingeneroso nei confronti di quella di Tolkien, ma in realtà proprio i tolkieniani potrebbero essere quelli più d’accordo con il nostro giudizio. Infatti coloro che stanno apprezzando poco la serie ispirata al mondo del Signore degli Anelli sono proprio i veri fans di Tolkien. Il prodotto di Amazon ha davvero poco a che fare con il professore, e purtroppo il grosso di ciò che stanno raccontando è completamente inventato di sana pianta.

Come ormai molti sapranno, si tratta di un prequel ispirato soltanto alle appendici del Signore degli Anelli, e non al Silmarillion, opera che invece dovrebbe tratta nello specifico gli avvenimenti raccontati nella serie.

Purtroppo, Amazon non è riuscita ad acquisire i diritti di suddetta opera, quindi deve letteralmente inventarsi quel che succede. A conti fatti però la cosa non è molto diversa da House of the Dragon. In questo caso la serie è tratta da Fuoco e Sangue, romanzo di Martin che ha lo stile del saggio storico. Si tratta quindi di una narrazione estremamente descrittiva che non si sofferma sulle trame e le dinamiche degli accadimenti, né su personaggi e interazioni tra loro, ma si limita semplicemente a raccontare i fatti, proprio come un vero libro di storia. Ciò significa che dialoghi e caratterizzazioni dei personaggi sono stati inventati sostanzialmente dagli sceneggiatori della serie.

House of the Dragon meglio de Gli Anelli del Potere

Le prime due puntate della serie di Martin sono state apprezzate praticamente da tutti, il terzo episodio ha mostrato invece criticità che possono preoccupare, soprattutto in merito al finale con Daemon che sconfigge praticamente da solo l’esercito del Nutri-granchi quasi fosse un supereroe della Marvel. In generale comunque la guerra delle Steptones presenta diversi buchi logici e non si capisce per quale motivo sia durata ben 3 anni. Ad ogni modo, a parte queste ingenuità e qualche concessione eccessiva alla spettacolarizzazione, la serie mantiene una fedeltà allo spirito dell’opera originale che sta accontentato quasi tutti. Gli Anelli del Potere invece presenta non pochi problemi, ma partiamo dalle cose positive.

Meritano sicuramente elogi la cura maniacale delle scenografie, una CGI di altissimo livello, forse anche meglio de Lo Hobbit, una fotografia davvero eccezionale, più cinematografica che televisiva, una ispirata colonna sonora e l’uso intelligente dei vari registri linguistici, forse la cosa più tolkieniana della serie. Per quanto invece riguarda sceneggiatura, caratterizzazione degli attori e intreccio narrativo, non ci siamo. Insomma, tutto ciò che riguarda la trama lascia a desiderare, e non perché ci siano particolari buchi narrativi, ma semplicemente perché ciò che viene raccontato non sembra catturare l’attenzione degli spettatori.

Molti infatti hanno trovato la storia soporifera, ma forse ciò che più dà fastidio è il fatto che alcune caratterizzazioni siano totalmente lontane dai personaggi cartacei.

Molte critiche le sta ricevendo soprattutto il personaggio di Galadriel in versione guerriera. Ci può stare una caratterizzazione più forte, ma qui è una guerrafondaia dotata di una sete di vendetta che nei libri non le appartiene. Gli elfi in generale sono assolutamente sbagliati, semplicemente degli umani con le orecchie a punta. Insomma, al momento la serie ci è sembrata fiacca, tutta forma e poca sostanza. Cosa che invece caratterizza House of the Dragon, la quale, nonostante delle ingenuità sicuramente evitabili, mostra un cuore che all’altra manca.