La Russia si prepara a nuove ostilità contro l’Occidente. Putin sarebbe pronto a colpire le esportazioni di cibo e ha lanciato un nuovo avvertimento, la prossima mossa di Mosca: bloccare le esportazioni di cibo verso l’Occidente per danneggiare il sistema economico-alimentare.

Guerra in Ucraina, Putin si prepara a tagliare scorte all’Occidente per danneggiare il sistema economico-alimentare

Mentre continua la guerra in Ucraina e nuove gravi sanzioni alla Russia, Putin sembra convinto a sbloccare nuove mosse contro i paesi ostili e a pagarne le conseguenze saranno soprattutto i paesi dell’Unione Europea.


Se davvero Putin decidesse di bloccare le esportazioni, molti paesi si ritroverebbero con una carenza di generi alimentari e come effetto domino anche le migrazioni di massa delle popolazioni nordafricane. Il presidente russo all’agenzia Tass ha detto:

“Sullo sfondo della carenza di cibo globale, quest’anno dovremo essere prudenti con le forniture all’estero e monitorare attentamente tali esportazioni verso Paesi che sono chiaramente ostili nei nostri confronti”

Dunque, d’ora in avanti, la Russia monitorerà le esportazioni come punizione nei confronti dell’Occidente colpevole – secondo Putin- “di scaricare i propri errori economici sulla Russia, per risolvere i problemi a spese”.

L’ipotesi dopo le sanzioni alla Russia

La tensione è alle stelle, soprattutto dopo che Europa e Stati Uniti hanno incolpato Mosca della strage di Bucha, minacciando nuove sanzioni. La Russia ha dato una versione dei fatti e ha incolpato l’Occidente di fare orecchie da mercante e che la strage di Bucha “è un falso, progettato per diffamare l’esercito russo” come ha detto ai media il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov.

In tutto ciò, ora preoccupa seriamente la decisione di Mosca di bloccare le esportazioni e fare un danno all’Occidente monitorando le esportazioni di cibo, uno scenario che appare molto grave se si considera anche il problema del gas russo già realtà per il nostro paese.

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