La guerra in Ucraina continua senza sosta nonostante le speranze di pace dal 9 maggio. Ora a preoccupare sono gli attacchi con i missili balistici nucleari. Da martedì, l’Ucraina è stata raggiunta da una serie di attacchi dal cielo. Almeno 18 missili russi sono stati sparati verso obiettivi e alcuni sarebbero anche stati intercettati. Nelle ultime ore, ad essere prese di mira sono state soprattutto le infrastrutture ferroviarie a Leopoli, Zhytomyr, Vinnytsa etc. Si parla di anche infrastrutture centrate, sottostazioni elettriche e centrali per l’erogazione di energia elettrica colpite.

Guerra in Ucraina, la Russia simula attacchi con missili balistici nucleari contro alcuni precisi obiettivi

La notizia più preoccupante, come fa sapere il ministero della Difesa di Mosca, riguarda delle esercitazioni a cui hanno partecipato 100 militari, che effettuato “operazioni in condizioni di radiazioni e contaminazione chimica“. Si tratta di attacchi singoli e multipli contro obiettivi come aeroporti e posti di comando.

L’esercito russo avrebbe effettuato alcune esercitazioni con attacchi simulati di missili balistici nucleari, in grado di trasportare testate nucleari nell’enclave occidentale di Kaliningrad, come ha fatto sapere il ministero della Difesa in una nota.

I militari russi hanno operato in condizioni di radiazioni e contaminazione chimica

La Russia avrebbe effettuato lanci elettronici “simulati di sistemi di missili balistici mobili Iskander”. I militari che hanno partecipato, come si legge nella nota del ministero della Difesa:

“Si sono cimentati nella simulazione di lanci contro sistemi missilistici, aerodromi, presidi, scorte di armamenti e posti di comando. Dopo aver completato i lanci elettronici tesi a scongiurare un potenziale contrattacco, le truppe hanno effettuato una manovra di ridispiegamento in una nuova aerea”.

Nel frattempo, il direttore generale della società statale russa Rosatom, Alexei Likhachyov, e Rafael Grossi, dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), si sono incontrati a Istanbul per parlare  della sicurezza delle centrali nucleari ucraine.

La data del 9 maggio si avvicina, ma è difficile vedere uno spiraglio di pace. Anzi per quella data Putin potrebbe cambiare passo e puntare a nuovi obiettivi o missioni.