La guerra in Ucraina, nonostante apparenti passi in avanti nei negoziati tra la delegazione ucraina e quella russa, prosegue, mietendo ogni giorno vittime innocenti tra i civili. C’è chi è riuscito a fuggire, chi invece è rimasto intrappolato nelle città bombardate dall’esercito della Federazione Russia, trovando una morte orribile. Le persone che negli ultimi giorni sono riuscite a fuggire dal proprio Paese in fiamme, una volta arrivate al di là del confine, raccontano di strade colme di cadaveri, militari che muoiono per la loro patria e per seguire gli ordini del loro capo.

Guerra in Ucraina, perché si è tornati a parlare delle armi al fosforo bianco

Con la guerra che continua, e le grandi difficoltà riscontrate dai russi nel reprimere definitivamente la resistenza ucraina, tornano a circolare le indiscrezioni che vorrebbero Vladimir Putin adottare una strategia militare ancora più aggressiva, che prevede l’utilizzo di armi non convenzionali, tra cui rientrano appunto le armi al fosforo bianco. Un discorso simile lo avevamo fatto nei giorni scorsi per un altro tipo di armi, quando al centro del nostro approfondimento c’erano le armi termobariche.

Nello specifico, nelle ultime ore Oleksi Bilochytsky, capo della polizia di Popasna, ha accusato la Federazione Russa di aver colpito la città con ordigni al fosforo.

Cosa sono le armi al fosforo bianco

Il fosforo bianco è un’arma letale. Nello spazio di pochi secondi provoca ustioni gravissime, dal momento che il fosforo, non appena viene a contatto con la pelle, brucia i tessuti provocandone la necrosi fino alle ossa. La Convenzione delle Nazioni Unite su certe armi convenzionali, redatta nel 1980 a Ginevra, proibisce alle nazioni in guerra di usare il fosforo bianco sui civili. Il loro uso viene accettato esclusivamente se si ha l’obiettivo di illuminare il campo visivo, spaventare il proprio nemico oppure realizzare una cortina fumogena.

Vedi anche: Cosa sono le armi chimiche quante sono e perché se ne sta di nuovo parlando