La guerra tra Russia e Ucraina e le pesanti sanzioni inflitte alla Russia hanno un peso enorme anche sui prezzi di molti prodotti che acquistiamo al supermercato.
Aumento dei prezzi certo come conseguenza della guerra in Ucraina
A fare chiarezza sulle pesanti conseguenze economiche della guerra è l’economista francese Jean-Paul Fitoussi durante un’intervista ad Avvenire, dove parla dei pesanti effetti delle sanzioni russe sulla popolazione e di un’economia che rischia la recessione.
Secondo l’economista, in questo momento è presto per parlare di danni economici e sociali che la guerra avrà in tutta Europa, infatti nessuno sa dove Putin vuole arrivare, se ha intenzione di scatenare una guerra in tutto l’Occidente o mira a ricostruire l’Urss.
Impennata dei prezzi dell’energia e delle materie prime agricole
Quello che è certo, è che bisogna aspettarsi un aumento dei prezzi. In particolare, Jean-Paul Fitoussi parla di:
“un’ulteriore impennata dei prezzi dell’energia e delle materie prime agricole. Una delle conseguenze di quest’inflazione sarà la crescita delle diseguaglianze. Perché ad aumentare saranno soprattutto i prodotti (come la benzina o i beni alimentari) che compongono quasi il 100% del paniere del 50% meno ricco della popolazione. Per le fasce più benestanti, invece, che hanno un paniere di consumi diverso e più ampio (si pensi ai prodotti digitali) l’effetto inflazionistico sarà molto meno marcato”
Si tratta di uno scenario che già si può notare nel contesto attuale, dove i prezzi di alcuni beni alimentari come pasta, pane, cereali, biscotti etc hanno già subito i primi rincari, senza contare quelli legati all’aumento delle tariffe delle bollette di luce e gas e i prezzi sempre più alti di benzina e diesel. Le associazioni dei consumatori, a tal proposito, hanno già lanciato l’allarme sulla stangata che aspetterà le famiglie nelle prossime settimane e mesi.