Margaritis Schnas, vice presidente della Commissione europea, ha annunciato la piattaforma per il certificato digitale europeo Covid (Green Pass), sottolineando come il suo Paese sia tra i primi a partire. Ciò non deve stupire più di tanto, dal momento che la Grecia, insieme alla Spagna, era stata tra le primissime nell’Unione europea a sostenere la necessità di un certificato di vaccinazione per tornare a viaggiare e offrire un sostegno importante alla ripresa dell’industria turistica.

Vacanze in Grecia: pronta la piattaforma per il Green Pass

Lo scatto in avanti sul Green Pass rappresenta una spinta fondamentale per chi è ancora incerto se prenotare o meno le prossime vacanze in Grecia.

Il Green Pass non è altro che un certificato che attesti l’avvenuta vaccinazione o guarigione dal Covid, oppure il risultato negativo a un tampone molecolare effettuato entro 2 o 3 giorni dalla partenza. Lo scopo è quello di diminuire le restrizioni per chi viaggia nell’Unione europea, consentendo inoltre a tutti i viaggiatori muniti del certificato di vivere una vacanza più serena.

Che cosa manca all’Italia per partire

Se la Grecia ha bruciato tutti gli altri Paesi sul tempo, questo non significa che le altre nazioni europee stiano restando a guardare. Oltre al Paese ellenico, questa mattina erano date come a un passo dall’emissione del proprio Green Pass anche Croazia, Germania, Austria, Spagna, Polonia, Lituania, Estonia e Danimarca. A questo elenco si aggiunge anche l’Italia, dove però manca ancora qualche passaggio. In primis un provvedimento dell’esecutivo Draghi per stabilire come funzioni il documento e chi dovrebbe controllarlo. In secondo luogo un aggiornamento delle app su cui verrà caricato, vale a dire Io e Immuni. Il terzo passaggio consiste nel rilascio dell’app di verifica, infine si rende necessario un coordinamento tra le Regioni per mettere a punto delle linee guida pratiche.

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