Il nuovo decreto legge prevede dal 6 agosto il Green Pass obbligatorio per usufruire di vari servizi. Sarà necessario per palestre, piscine, centri benessere, cinema, teatri, musei, luoghi di cultura, ma anche per mangiare nei ristoranti al chiuso, per entrare nei locali, sempre al chiuso, mentre non sarà obbligatorio per i ristoranti e bar all’aperto, la consumazione al bancone e per adesso nemmeno per salire sui mezzi pubblici, quali treni, aerei e bus.

Green obbligatorio e caos tamponi gratis

L’obbligo del Green Pass ha generato parecchio caos; nella notte migliaia di persone hanno manifestato a Torino contro la decisione del Governo di estendere il Certificato Verde a molti servizi.

A far discutere è il fatto che molte persone ancora non hanno ricevuto la prima dose di vaccino o non possono vaccinarsi e quindi si troveranno discriminati dal 6 agosto, una volta che ci sarà l’obbligo del Pass.

Per ottenere il Certificato Covid, infatti, bisogna aver ricevuto la prima dose di vaccino, oppure aver fatto il tampone molecolare o antigenico da massimo 48 ore o essere guariti dal Covid. Chi non ha il vaccino, insomma, per andare al ristorante al chiuso, in palestra, al cinema, nei musei, stadi, concerti, piscine, centri natatori, centri benessere, anche all’interno di strutture ricettive, e per sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò deve per forza presentare un tampone negativo.

Tamponi scontati a prezzo calmierato

Il problema è che i tamponi rapidi hanno comunque un costo. Per questo motivo nel decreto legge approvato dal Consiglio dei ministri, si prevede che i tamponi saranno venduti a prezzo calmierato ( “a prezzi contenuti che tengano conto dei costi di acquisto”) nelle farmacie e nelle altre strutture sanitarie fino al 30 settembre 2021. Non è però ancora chiaro quanto costeranno, sicuramente informazioni più precise arriveranno nei prossimi giorni.

Previste anche multe per chi non controllerà il Green Pass, si legge infatti nel decreto che: “I titolari o i gestori dei servizi e delle attività sono tenuti a verificare che l’accesso a questi servizi e attività avvenga nel rispetto delle prescrizioni. In caso di violazione può essere elevata una sanzione pecuniaria da 400 a 1000 euro sia a carico dell’esercente sia dell’utente. Qualora la violazione fosse ripetuta per tre volte in tre giorni diversi, l’esercizio potrebbe essere chiuso da 1 a 10 giorni”.

Vedi anche: Green pass obbligatorio dal 6 agosto in Italia: dove sarà necessario, tutte le novità del nuovo decreto