Nuove modifiche per il Green Pass obbligatorio, che dal 15 ottobre sarà esteso anche a tutti i lavoratori. Come impone il decreto Green Pass, dal mese prossimo 23 milioni di lavoratori dovranno avere il Certificato Verde per accedere al luogo di lavoro pena delle multe severe e la sospensione dello stipendio.

I punti ancora da chiarire per il Green Pass obbligatorio dal 15 ottobre

Tra le novità, la cancellazione di un punto che aveva discutere ossia la sospensione dei dipendenti pubblici e privati che non hanno il pass.

Nella pratica è stata cancellata la parte in cui si legge che “a decorrere dal quinto giorno di assenza, il rapporto di lavoro è sospeso fino alla presentazione della certificazione”. I dipendenti senza il Green Pass, in sostanza, non potranno accedere al posto di lavoro fino a quando non lo presentano, saranno multati e lo stipendio sarà sospeso, resta quindi l’assenza ingiustificata.
Resta ancora da chiarire la modalità di verifica del pass per i dipendenti della pubblica amministrazione a cui stanno lavorando Brunetta e il ministro Speranza. Entro la fine di settembre dovranno essere pronte le regole. Intanto, ricordiamo che molto probabilmente, lo stato d’emergenza sarà prorogato per un ultima volta fino al 31 marzo 2022.

Terza dose e Green Pass per andare a votare

Entro venerdì sarà anche firmata la circolare in merito alla partenza della terza dose per le Rsa da ottobre. A novembre, invece, si dovrebbe passare ad altre categorie. Sempre in merito al Green Pass, i ministri dell’Interno e della Salute hanno messo a punto il protocollo secondo cui per votare il 3 e 4 ottobre non servirà il Green Pass mentre per il ballottaggio del 18 e 19 ottobre la regola cambierà visto che il decreto sarà in vigore dal 15 ottobre.
Un altro punto fermo è quello della validità del tampone molecolare che ora varrà 72 ore e non più 48 ore.

Vedi anche: Green Pass in tutti i luoghi chiusi e stato d’emergenza prorogato al 31 marzo 2022: le ultime ipotesi