Si torna a parlare di Green Pass, ma stavolta non è per il covid o per immettere nuove restrizioni, bensì per promuovere ancora di più la mobilità. E’ di poche ore fa la notizia che l’Organizzazione mondiale della sanità e la Commissione europea, hanno dato il via libera a un Green pass universale, che di fatto potrebbe rappresentare la sperimentazione di un passaporto sanitario mondiale. L’accordo, infatti, prevede che Oms può adottare il Green Pass, istituito durante il covid, come sistema per contribuire a rendere più semplice la mobilità globale e a proteggere i cittadini di tutto il mondo dalle minacce sanitarie attuali e quelle future.

Come funziona e a cosa serve

Il Green Pass universale, fa parte della rete globale di certificazione della salute digitale dell’Oms e potrebbe sostituire l’attuale certificato internazionale di vaccinazione. Ma di che cosa si tratta nello specifico e quale sarà lo scopo di questo green pass? A chiarire gli obiettivi dello strumento è Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’Oms:

«I nuovi prodotti sanitari digitali in fase di sviluppo mirano ad aiutare le persone di tutto il mondo a ricevere servizi sanitari di qualità in modo rapido e efficace»

L’Oms, infatti, punta a offrire agli Stati Membri dell’organizzazione l’accesso a questo strumento e va anche a rafforzare il sistema multilaterale con l’Oms al centro ma con in collaborazione con la Ue. Lo scopo, è anche garantire la salute per tutti sviluppando delle strategie e delle soluzioni sanitarie digitali globali.

Il primo passo, come ha chiarito OMS, è che gli attuali Green Pass continuino a funzionare. La Ue ha fissato uno standard globale con 80 paesi e territori collegati al certificato Covid-19 digitale dell’Ue. Si tratta di un modo per facilitare i viaggi internazionali e la lotta contro le pandemie.

Green Pass mondiale: primo passo verso il passaporto sanitario globale, a cosa servirà

Nel mese di giugno, ha fatto sapere la Ue, l’Oms adotterà il sistema di certificazione digitale Covid-19 dell’Ue per creare un sistema che ” aciliterà la mobilità globale e proteggerà i cittadini dalle minacce sanitarie attuali e future”
L’OMS, quindi, sta creando una rete di certificazione sanitaria digitale basate sulle tecnologie aperte dell’Ue per preparare il mondo alle minacce per la salute.

L’Oms non avrà accesso a nessun dato personale, ma cercherà di facilitare il processo per la definizione degli standard e la validità delle firme digitali. Come anticipato l’avvio è da questo mese di giugno.

Poi sarà sviluppato nei mesi successivi. Infatti, la collaborazione Ue-Oms lavorerà anche per sviluppare il sistema con un approccio graduale e che potrebbe includere, ad esempio, anche la digitalizzazione del certificato internazionale di vaccinazione.
Insomma, con il Green Pass universale, si vedrà promuovere gli spostamenti sicuri e particolare attenzione sarà data alle pari opportunità di partecipazione dei più bisognosi.

Riassumendo

  • L’Organizzazione mondiale della sanità e la Commissione Europea, hanno dato il via libera a un Green pass universale
  • L’accordo prevede, che Oms può adottare il green Pass, come sistema per contribuire a rendere più semplice la mobilità globale
  • L’OMs, sta creando una rete di certificazione sanitaria digitale
  • I nuovi prodotti sanitari digitali vogliono ad aiutare le persone a ricevere servizi sanitari di qualità in modo rapido e efficace
  • La collaborazione Ue-Oms potrebbe includere, ad esempio, anche la digitalizzazione del certificato internazionale di vaccinazione.