Dal 15 ottobre il Green Pass sarà obbligatorio anche per andare a lavoro. Ad oggi sono ancora il 15% i lavoratori che non sono vaccinati e non hanno risposto all’ultima chiamata. Chi non si vaccina e vuole continuare a lavorare dovrà fare un tampone ogni 48 ore almeno fino al 31 dicembre, data attuale di scadenza del Green Pass, almeno per il momento.

Green Pass al lavoro: quando l’azienda può anche richiedere i danni

Nonostante manchino pochi giorni all’avvio del Certificato Verde sul luogo di lavoro, persistono alcuni dubbi.

Come ha fatto sapere Confindustria, il lavoratore senza Green Pass è sospeso dal lavoro e non avrà lo stipendio fino a quando non presenterà il documento ma non rischia il licenziamento. Diverso il discorso per chi cerca di accedere al luogo di lavoro senza la Certificazione, che rischia fino a 1.500 euro di multa. Secondo una nota diramata da Confindustria e intitolata “L’estensione del green pass al lavoro privato” è possibile che l’azienda chieda i danni al lavoratore senza la Certificazione Verde in alcuni casi specifici:

«Ogni comportamento che dovesse recare danno all’impresa, incidendo negativamente sulla possibilità di far fronte a i propri obblighi contrattuali, legittima la reazione aziendale sul piano della richiesta del risarcimento danni».

Tra i casi limite vengono quindi segnalati alcune categorie di lavoratori, come quelli che operano in appalti/commesse/ordini in cui è fondamentale la presenza, oppure lavoratori trasfertisti senza Green Pass che non possono partire in mancanza del documento e lavoratori assunti in edilizia per un appalto in particolare.

Tamponi da chi saranno pagati?

Ancora da sciogliere anche il nodo tamponi. Le associazioni consigliano alle aziende di lasciare questa spesa al dipendente e molte seguiranno questo consiglio, ma ci sono i casi delle piccole imprese in cui l’assenza di un dipendente può comportare problemi alla produzione
Ad oggi come detto sono circa 4 milioni i lavoratori non vaccinati, tra ci anche quelli che non possono farlo per motivo sanitario o gli immuni perché già si sono ammalati.

Vedi anche: Green Pass al lavoro dal 15 ottobre: multe, tamponi e smart working, le questioni ancora aperte