Il Decreto Green Pass che estende l’obbligo per tutti i lavoratori dal 15 ottobre è realtà, il Governo ha già pubblicato il testo con tutti i dettagli. Lo scopo è quello di mettere in sicurezza il paese entro un mese e convincere chi non l’ha fatto a vaccinarsi.

Green Pass obbligatorio, le sanzioni previste

Dal 15 ottobre, il Green Pass sarà obbligatorio per tutte le aziende, studi professionali, fabbriche e uffici pubblici. Chi vorrà continuare a lavorare dovrà mostrare il Certificato Verde che attesterà l’avvenuta vaccinazione oppure l’effettuazione di un tampone rapido nelle precedenti 48 ore.

Ad oggi sono ancora migliaia i dipendenti pubblici senza vaccino e quelli privati. Come funzioneranno i controlli e soprattutto cosa si rischia a non avere il pass verde?

Per tutti i dipendenti, dal 15 ottobre, prima di accedere al lavoro sarà chiesto il Green Pass in formato cartaceo o digitale. Chi non lo mostrerà incorrerà nelle seguenti sanzioni:

-Il datore di lavoro che non controlla il Green Pass sarà punito con una multa da 400 a 1.000 euro
-Il lavoratore senza Green Pass sarà multato da 600 a 1.500 euro
-Si prevede anche la sospensione e il blocco dello stipendio già dallo stesso giorno in cui non viene mostrato il pass.

Il lavoratore potrà essere riammesso solo se si presenterà a lavoro munito di Green Pass.
Per i dipendenti pubblici, invece, che non presentano il Green Pass, la sospensione scatterà al quinto giorno di assenza come accade per la scuola.

Come saranno effettuati i controlli

Entro la metà di ottobre, i datori di lavoro dovranno decidere come si svolgerà il controllo. Verosimilmente sarà predisposto un addetto al controllo che dovrà verificare il possesso tramite l’App Verifica C19. I capi ufficio o i capi reparto potranno anche chiedere l’intervento delle forze dell’ordine nei casi di contraffazione del documento.

Chi sarà esente? A non dover presentare il Green Pass al lavoro sono i soggetti fragili esentati che non possono sottoporsi al vaccino, oltre a chi ha riscontrato una grave reazione allergica alla prima dose o era già allergico ai componenti del vaccino, le donne in gravidanza (anche se la vaccinazione anti-SARS-CoV-2 non è controindicata in gravidanza), gli affetti da sindrome di Guillain-Barré, pazienti con diagnosi di miocardite/pericardite, volontari del vaccino italiano ReiThera la cui sperimentazione è stata bloccata, cittadini di San Marino.

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