Stavolta qualcosa non ha funzionato nell’obbligo di Green pass, secondo infatti le statistiche rivelate dalla Fondazione Gimbe, il boom lo registrano i tamponi rapidi, non i vaccini. Vediamo i numeri.

Green Pass, boom di tamponi rapidi

Come ogni settimana la Fondazione Gimbe fa il punto della situazione sulle statistiche legate al Covid, stavolta a registrare un vero e proprio boom è il tampone positivo, addirittura si parla di un aumento del 57%. Nessun aumento invece per quanto riguarda il vaccino. La curva infatti non ha subito alcuna impennata, cosa che fa pensare che alla fine dietro tutto questo ci sia ancora una volta l’ombra dei no vax.

Sono in effetti ancora 8,3 milioni gli italiani che si ostinano a rifiutare il vaccino.

“La progressiva estensione del Green Pass ha ottenuto un effetto molto netto in termini di testing della popolazione, contribuendo a ridurre la circolazione del virus, ma sinora non ha prodotto nessuna impennata nella curva dei nuovi vaccinati”. Queste le parole del presidente  della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta. Ricordiamo che il tampone rapido costa di meno, anche se in genere il prezzo varia da luogo a luogo, e dura 48 ore. Quello molecolare, invece, costa di più, ma dura 72 ore. A questo punto facciamo anche un piccolo ricapitolo della situazione vaccini in Italia.

Green Pass, I vaccini rallentano

Sono 42.524.705, ossia il 71,76% della popolazione ha già completato il ciclo vaccinale. Per quanto riguarda invece la prima dose, è almeno parzialmente protetto il 76,29% della popolazione. Se si escludono invece gli under 12, soggetti che non sono oggetto della campagna vaccinale, allora è parzialmente protetti è del 83,71% mentre il 78,74% è completamente vaccinato. Purtroppo, però, sono questi numeri che stanno andando ora molto a rilento, la campagna vaccinale infatti sembra ormai aver avuto in brusco freno e raggiungere la soglia di quel 90% indicato dai virologi sembra ormai utopistico.

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