All’indomani della vittoria alle elezioni politiche del 25 settembre, il totoministri del governo Meloni è uno degli argomenti che occupa le prime pagine dei più importanti quotidiani locali. Le ultime indiscrezioni parlano di una Giorgia Meloni intenzionata a presentare la squadra dei ministri al presidente della Repubblica entro il 24 o al più tardi il 25 ottobre. Al momento, però, la composizione della lista, da quanto trapela almeno, è ancora in alto mare. Il compito della leader di Fratelli d’Italia non è dei più semplici, dato che deve accontentare le altre due forze politiche della coalizione di centrodestra: Forza Italia da una parte e Lega dall’altra, il cui peso sia alla Camera che al Senato è decisivo per le sorti del prossimo esecutivo.

C’è poi anche un altro dettaglio, se così possiamo chiamarlo, che la Meloni deve tenere in massima considerazione: la nomina formale dei ministri spetta a Sergio Mattarella. Ciò significa che è di fondamentale importanza presentare una lista di ministri che il capo dello Stato possa accettare senza tentennamenti. Da qui anche le voci che vedrebbero Giorgia Meloni coordinarsi insieme al premier uscente Mario Draghi per la formazione della nuova squadra.

Il totoministri per il governo Meloni aggiornato

Uno dei nomi con maggiore peso è quello di Antonio Tajani, leader in pectore di Forza Italia quando Silvio Berlusconi lascerà la politica. Per lui si prospetta un dicastero di peso: Difesa, Interno o Esteri. Ad oggi la figura di Tajani viene considerata come un jolly importante da spendere per la futura premier, che ha in testa comunque anche altri nomi. Ad esempio, per gli Esteri il nome più quotato è quello di Elisabetta Belloni, coordinatrice dei servizi segreti. In alternativa a Tajani e alla Belloni, un altro nome che circola con insistenza è quello di Francesco Rocca, presidente della Croce rossa.

Per la Difesa, il nome più forte è quello di Adolfo Urso, numero uno del Copasir.

All’Interno potrebbe finire Matteo Piantedosi, capo gabinetto dello stesso dicastero quando era presieduto da Matteo Salvini. Marco Centinaio dovrebbe invece ricevere l’incarico di ministro dell’Agricoltura, poltrona offerta anche al leader della Lega che avrebbe però declinato la proposta. Per Salvini l’ipotesi più credibile è quella di un posto al ministero delle Infrastrutture o al Welfare, insieme alla carica di vicepresidente del Consiglio condivisa con Antonio Tajani.

Questi gli altri nomi:

-Istruzione: Giuseppe Valditara / Mario Pittoni / Anna Maria Bernini, Licia Ronzulli

-Sanità: Letizia Moratti

-Pubblica Amministrazione: Giulia Bongiorno

-Transizione ecologica: Vannia Gava

-Economia: Fabio Panetta / Domenico Siniscalco

-Affari regionali: Erika Stefani / Roberto Calderoli.

Saranno davvero questi i nuovi ministri o ci sarà qualche cambiamento nei prossimi giorni?