I rincari delle bollette di luce e gas sono al centro delle prime mosse del nuovo governo. E non potrebbe essere altrimenti visti gli aumenti annunciati che rischiano di mandare in malora milioni di famiglie. Gli italiani seguono con ansia le possibili strategie del governo per uscire da questa situazione davvero grave. Dopo la vittoria alle ultime elezioni politiche, il nuovo governo Meloni dovrà subito dare una risposta efficace contro il caro bollette. I tempi sono stretti, sia per ragioni tecniche sia per il portafogli degli italiani.

Nei giorni scorsi è arrivata la doccia gelata dell’Arera, l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente, che ha fissato un aumento superiore al 50% per gli importi delle bollette della luce a partire da questo mese. La stangata, per il momento limitata alle famiglie che ancora sono nel mercato tutelato, si estenderà gradualmente anche a chi oggi ha firmato un contratto con una società operante nel mercato libero. Senza contare le bollette del gas, i cui importi sono destinati a crescere in maniera esponenziale il prossimo autunno.

Ecco perché gli occhi di cittadini e addetti ai lavori è puntato sul nuovo governo Meloni, alle prese con il primo vero test di fuoco all’indomani della rinnovo delle due Camere.

Governo Meloni contro il caro bollette: un tesoretto da 25 miliardi

Una prima ricostruzione di Repubblica parla di un tesoretto fino a 25 miliardi di euro in dotazione del governo Meloni per contrastare il caro bollette. Di questi, 10 miliardi arrivano direttamente dalla Nadef, la nota di aggiornamento al Def. Altri 10 miliardi provengono invece dall’aumento delle entrate tributarie, determinato in gran parte dall’Iva. I restanti 5 miliardi sono al momento ancora ipotetici, dal momento che dovrebbero provenire dalla tassazione degli extraprofitti.

Proprio nel corso dell’ultimo weekend, Giorgia Meloni ha attaccato le aziende che negli ultimi mesi “si stanno arricchendo sulle spalle di imprese e cittadini”, per effetto dell’aumento esponenziale dei prezzi di luce e gas.

Una misura simile era stata paventata anche dal premier uscente Mario Draghi, ma quanto accaduto ad inizio estate ha reso vano qualsiasi progetto.

Bonus di 150 euro per lavoratori e pensionati

Nella proposta del governo Meloni contro il caro bollette, figura un bonus di 150 euro per tutti quei lavoratori e pensionati che percepiscono un reddito non superiore ai 20.000 euro all’anno. Questo bonus costerebbe poco più di 3 miliardi dei 25 in dotazione del nuovo esecutivo. Altri 4,7 miliardi di euro serviranno per rinnovare il credito d’imposta per le cosiddette aziende energivore, tra cui figurano anche negozi, bar e ristoranti. Verrà inoltre confermato lo sconto pari a 30 centesimi sulle accise del carburante fino alla fine dell’anno, per una spesa complessiva di circa 2 miliardi. Vedremo nei prossimi mesi se i portafogli degli italiani avranno un beneficio da queste possibili misure.