Il sito Passport-Photo.Online ha pubblicato una dettagliata analisi sugli errori commessi dai datori di lavoro quando devono assumere un nuovo dipendente per la loro azienda tramite LinkedIn. Se nessuno sembra mettere in discussione le potenzialità che un luogo come LinkedIn offre per chi è alla ricerca di una persona di talento, allo stesso modo è utile non bisogna dimenticare quale sia la situazione del mercato per chi attualmente non ha un lavoro. Passport-Photo.Online ha intervistato più di 1.000 professionisti per scoprire quali sono gli errori imperdonabili commessi dai datori di lavoro quando assumono su LinkedIn.

Reclutamento LinkedIn: tutti gli errori imperdonabili dei datori di lavoro

Gli errori imperdonabili che i datori di lavoro fanno durante il reclutamento su LinkedIn secondo gli oltre 1.000 professionisti intervistati da Passport-Photo.Online:

-fare ghosting: il 62% dei candidati mostra un atteggiamento negativo verso le aziende che fanno “ghosting”. La stessa percentuale, più o meno, afferma che in futuro eviterà di candidarsi presso aziende simili.
-usare un linguaggio rivolto a un’età o a un genere: il 69% delle persone si dice propenso a saltare questa tipologia di annunci.
-non includere una fascia salariale: il 95% delle persone che cerca lavoro su LinkedIn vuole sapere quale sia lo stipendio offerto.

Altri errori noti

Altri errori che i datori di lavoro commettono prima di assumere sono:

-chiedere di compilare un modulo di domanda a parte: il 64% delle persone si dice infastidito dal fatto di dover compilare un -modulo di domanda a parte dopo aver già inviato il curriculum vitae.
-usare un gergo aziendale o troppe parole chiave: il 52% delle persone afferma di ignorare le proposte di lavoro contenenti un -numero di parole chiave troppo elevato e/o un gergo spiccatamente aziendale.
-scrivere un messaggio troppo generico: il 58% delle persone non risponde ad annunci di lavoro che non presentano dettagli sulla proposta.