E’ giallo per la cestista americana Brittney Griner, arrestata a Mosca perché trovata in aeroporto con delle ricariche di olio di cannabis. Da quasi tre giorni, la cestista si trova in stato di fermo in Russia ma nelle ultime ore, gli Usa sembrano convinti che dietro l’arresto ci siano anche motivi politici, legati alla guerra Russia-Ucraina.

Giallo Brittney Griner, che cosa è successo alla cestista americana?

Nella giornata di ieri, il dipartimento di Stato americano, ha richiesto che la campionessa della Wnba, oro olimpico e atleta del club russo Ummc Ekaterinburg venga liberata.

 Le ultime notizie sulla cestista arrivano dalle tv russe che mostrano Brittney Griner in piedi in caserma mentre tiene in mano un foglietto con scritto il suo nome. Il timore degli americani è che la campionessa possa essere trattenuta come ostaggio e usata come scambio per altri prigionieri.

La situazione della 32enne americana preoccupa molto le autorità, soprattutto in questo momento storico in cui le tensioni tra Russia e Usa sono forti. Brittney Griner era stata fermata a febbraio, poco prima dell’invasione russa, all’aeroporto di Sheremetyevo, a causa di cartucce di vaporizzatori contenenti olio di hashish, trovate nel suo bagaglio ma solo dal 6 marzo il servizio doganale federale della Russia ha ufficializzato la sua detenzione.

Rischia 10 anni di carcere

Dopo l’identificazione della giocatrice, il servizio doganale ha aperto un procedimento penale nei suoi confronti, si tratta di un’accusa molto pesante che può portare ad una condanna fino a 10 anni di carcere. Per gli Usa non è quindi da escludere che la campionessa sia tenuta come ostaggio per far leva sulle tensioni politiche tra Russia e Usa in seguito alla guerra in Ucraina. Sospetto considerato anche dal segretario di Stato Antony J. Blinken, che però ha deciso di non rispondere alle domande su un arresto che sa di vendetta.

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