Tutti parlano della morte della Regina, di Carlo nuovo re e di come sarà il suo regno. Nel circo mediatico ci sono anche le scelte di King Charles III. Non sempre condivise. Il feretro della Regina Elisabetta II è arrivato a Londra, a Buckingham Palace, e mentre il Regno Unito piange Your Majesty e attende con trepidazione i funerali, in programma il 19 settembre, a far già discutere è il nuovo Re Carlo III. Appena eletto oltretutto. Le sue gesta fanno notizia e ogni mossa viene presa di mira dai media, che non perdono occasione per confrontarle con quelle della defunta madre.

Sarà difficile per lui reggere il confronto.
Tutto è iniziato con il gesto di stizza durante la proclamazione, quando Carlo ha chiesto al valletto di portare via le penne stilografiche che lo disturbavano. Un video che ha fatto in breve il giro del mondo.

Carlo III licenzia cento dipendenti e finisce già nell’occhio del ciclone

Il nuovo sovrano deve avere un problema con le penne. Infatti, durante la cerimonia per la firma del libro dei visitatori al castello di Hillsborough in Irlanda del Nord, è stata nuovamente una penna a far finire il 73enne al centro dell’attenzione. Più di quanto già non lo sia. Durante la firma, la stilo ha iniziato a sporcargli le mani. Lui non l’ha presa molto bene: «Non posso sopportarlo, dannazione» ha detto un pò arrabbiato. Il problema con le penne di Re Carlo III non sembra essere l’unico. A quanto pare, il primogenito di Elisabetta II ha deciso di licenziare un centinaio di lavoratori dipendenti di Clarence House, la residenza ufficiale di Carlo prima di essere eletto re e del trasferimento a Buckingham Palace.

Le polemiche sul nuovo sovrano

A riportare la notizia è stato il Guardian, che avrebbe ricevuto delle lettere da parte dei dipendenti licenziati.

Si va dai segretari privati, impiegati, addetti alle comunicazioni e pulizie. Un centinaio almeno. I dipendenti pensavano di essere reintegrati a Buckingham Palace ma non sarà così. Sir Clive Alderton, il consigliere del nuovo re, ha chiarito che con la nuova nomina di Carlo a re, i dipendenti non potranno più essere gli stessi. Non sarà possibile integrarli nella nuova residenza. Nella missiva, che ha già fatto il giro del mondo, si legge che ai cento lavoratori sarà offerto un sostegno, ma anche un aiuto per cercare un nuovo lavoro presso la famiglia reale o all’esterno e sussidi di disoccupazione “rafforzati”.

Alcuni dei dipendenti, però, non hanno accettato di buon grado la decisione di Carlo III – e non possiamo di certo biasimarli- alcuni non hanno creduto ai loro occhi. Non volevano pensare che dopo anni di intenso rapporto lavorativo Carlo si sarebbe liberato di loro.

Oltretutto, sembra che Carlo non ami molto Buckingham Palace. Potrebbe restare a vivere a Clarence House per lasciare solo gli eventi formali nel palazzo istituzionale. Il nuovo Re, nel giro di pochi giorni, è riuscito già ad collezionare una marea di critiche. Prima per il modo stizzito in cui si era rivolto al valletto e adesso per aver licenziato i suoi fidati dipendenti. L’impressione è che queste mosse non lo renderanno molto simpatico al pubblico e una volta che sarà finita l’attenzione mediatica per il funerale della Regina, il sovrano dovrà abituarsi alle polemiche su di lui.