Ieri è andata in onda la trasmissione Fuori dal Coro condotta da Mario Giordano nonostante si parlasse di uno stop della messa in onda. In essa si è affrontato in particolar modo l’inadeguatezza, secondo il programma, delle regole Covid. Il giornalista aveva anticipato tale punto su Twitter chiedendo ai fan se le misure prese fossero davvero necessarie. Ecco cosa è successo.

Fuori dal coro in Tv, Mario Giordano smaschera il Governo sulle regole Covid

Mario Giordano durante il programma ha comunicato che nelle ultime settimane noti virologi tra cui Bassetti hanno più volte detto che la variante Omicron è un raffreddore o poco più di un’influenza.

Si è chiesto quindi se è possibile che il paese si trovi in emergenza per una influenza o per i no vax che sono soltanto il 10%. Il resto della popolazione si è infatti vaccinato. Inoltre si è chiesto il perché nel decreto del 7 gennaio si parla di obbligo a decorrere dal 15 febbraio se l’emergenza è di adesso.
Ha mandato poi in onda un servizio nel quale si evince che anche i virologi non sono completamente d’accordo con le misure del Governo. Nel montaggio vediamo il professor Galli che dice che misure prese a suo parere sono un orrido papocchio. Durante la trasmissione politica “Agorà” c’è anche un esperto che sostiene che le nuove regole siano un compromesso politico mentre Crisanti sostiene quanto segue. Il prof. “pensa che la nuova misura (obbligo vaccino over 50) sia una manifestazione di demagogia sanitaria“. Per Giordano Draghi si è fossilizzato su questi problemi e non su quelli che affliggono il paese come i trasporti pubblici, l’assunzione di infermieri o i posti letto in ospedale. Ha scaricato quindi tutte le preoccupazioni sui cittadini che hanno sempre fatto il loro dovere tra vaccino, lockdown e tanto altro. Ha concluso infine dicendo che non trova per nulla giusto che il capro espiatorio siano i no vax.

La posizione del Governo

Ricordiamo però che nel corso della conferenza stampo convocata da Mario Draghi per illustrare le nuove misure anti-Covid-19, il ministro Speranza ha mostrato i dati sui ricoveri. A finire in terapia intensiva sono soprattutto le persone non vaccinate e i dati arrivano dall’Istituto Superiore della Sanità. Proprio per questo è stato deciso l’obbligo vaccinale per gli over 50. Speranza comunica infatti che “i non vaccinati in Italia sono il 10 percento degli abitanti, ma occupano i due terzi dei posti in terapia intensiva e il 50 percento dei posti in area medica“. Ha poi mostrato un grafico elaborato dall’Iss dal quale si evince che su 100 mila abitanti, 23,2 persone senza vaccino finiscono in terapia intensiva. Il dato poi crolla a 1,5 unità per 100 mila abitanti per i vaccinati con due dosi da più di 4 mesi. Il dato, poi, sarebbe anche dello 0,9 se tutti avessero ricevuto la dose booster.
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