La nona arte non se la sta passando affatto bene nel nostro paese. Le fumetterie italiane stanno vivendo momenti difficili, ammesso che ne abbiano mai avuto di felici dalle nostre parti. I dati sono stati resi pubblici da AIE (Associazione Italiana Editori) durante nel corso dell’ultimo Lucca Comics & Games.

Che siano comics o graphic novel, le cose non vanno affatto bene per le vendite. Ma quanto effettivamente vendono i fumetti da noi? A tale domanda ne fa subito seguito un’altra: quante fumetterie ci sono nel nostro paese? Dalla risposta all’ultimo quesito si evince che si tratta di un mercato che non ha mai preso realmente piede dalle nostre parti.

Fumetterie italiane, come vanno gli affari?

La grande distribuzione online dà sicuramente una grossa mazzata agli esercenti che provano a sbarcare il lunario con il loro piccolo negozio. Le fumetterie italiane sono sempre state in grosso affanno, fatta eccezione per pochi big di grandi metropoli. C’è comunque da dire che, non essendoci una concorrenza così sfrenata tra competitor, il mercato risulta non essere ancora saturo, anche se una vera esplosione non c’è mai stata e probabilmente molta fortuna è arrivata proprio grazie al grande successo dei film Marvel al cinema, i quali hanno inevitabilmente portato molti fan a mostrare curiosità per gli eroi di carta.

Conclusa questa doverosa premessa, andiamo finalmente a dare un’occhiata ai dati. Secondo AIE esistono nel nostro paese 464 fumetterie. L’indagine è stata condotta su 70 di queste. La maggior parte delle fumetterie si trova al Centro-Nord (73,7 %) e la regione in cui sono più presenti è la Lombardia (67), seguita da Emilia-Romagna (51), con Piemonte e Lazio a pari merito (48). Disastrosa invece la situazione al Sud. La maggior concentrazione si ha in Campania (41), Puglia (27) e Sicilia (24). Le regioni con meno fumetterie sono Basilicata (2), Valle D’Aosta (2), Calabria (5) e Trentino (6).

Addirittura zero in Molise. La percentuale per Sud e Isole in questo caso è quindi del 26,3%.

Gli ultimi dati aggiornati

I dati forniti dall’associazione si riferiscono a quelli reperiti entro dicembre 2021. Si stima che siano circa 5.000 i nuovi titoli presenti nei negozi, mentre la stragrande maggioranza comprende libri usati, arrivando quindi a un totale di 18.600 copie (dati a dicembre 2021). Nonostante tutto, parliamo comunque di diversi milioni di fatturato totale: 55,4 milioni di euro, con un aumento del 44% rispetto al 2020. A questi venni sommati i ricavi generati invece dai canali trade, ossia le grandi distribuzioni ufficiali di Panini Comics e altri colossi del settore (oltre 100 milioni di euro).

Arriviamo quindi a un totale di 155,7 milioni in un anno. Mancano all’appello le vendite di fumetti sul mercato dell’usato online, come ad esempio portali tipo eBay che effettivamente permette di reperire l’introvabile, anche se a prezzi davvero esorbitanti nella maggior parte dei casi. Alla la passione per i fumetti, infatti, si accompagna anche quella del collezionismo, e spesso molti nerd attempati sono disposti a sborsare somme davvero ingenti pur di recuperare qualche copia ormai fuori catalogo. La carenza di fumetterie italiane nel nostro territorio è quindi evidente, ma allo stesso tempo parliamo di un mercato che sta generando grossi ricavi e, considerando i numeri già stilati per questo 2022 dai canali tradizionali, si registra un ulteriore aumento del 23,7% rispetto all’anno precedente.