Anche in Italia tornano a salire i contagi a causa della variante Delta e Delta Plus, anche se attualmente la situazione non sembra preoccupante. In alcune regioni, però, ci sono alcuni focolai da tenere in considerazione.

Dove sono i focolai a causa della variante Delta in Italia

Il più grande focolaio in Italia provocato dalla variante Delta ora si trova a Trieste, sono almeno 93 le persone contagiate, la maggior parte hanno partecipato alle manifestazioni contro il Green Pass. La città rischia delle restrizioni e anche la zona gialla se i contagi dovessero aumentare di nuovo.

Un cluster è stato segnalato anche a Venezia a fine ottobre, su un bus che trasportava dei turisti stranieri che ora si trovano in isolamento.

Anche a Padova quattro persone si sono contagiate dopo aver partecipato ad una festa per i 50 di matrimonio e 3 anziani sono stati ricoverati in terapia intensiva. Sempre in Veneto è stato segnalato un focolaio nella provincia di Belluno, in una scuola di Longarone mentre a Taranto il vicesindaco del comune di Lizzano ha sospeso le lezioni in una scuola primaria e di una dell’infanzia a causa di un focolaio. Nelle Marche, infine, l’assessore regionale alla Sanità, Filippo Saltamartini, ha comunicato la presenza di due focolai in strutture residenziali per anziani a Rosora e Porto San Giorgio.

Dove stanno aumentando i casi in Europa

E intanto aumentano i casi anche negli altri paesi europei. In Russia, i casi giornalieri sono circa 40mila e fino al 7 novembre è stato disposto un semi lockdown per rallentare l’avanzata del contagio. Contagi record anche in Ucraina, dove sono stati registrati circa 26mila casi nelle ultime ore e ci sono pochi vaccinati. Nuovo record anche in Grecia, dove i contagi sono tornati a salire mentre i vaccinati sono solo il 60% della popolazione.

Situazione in peggioramento in Austria, dove salgono i ricoveri e ora il governo sta pensando ad un lockdown solo per non vaccinati.

Anche in Germania i contagi sono in aumento e il ministro della Salute Jens Spahn ha chiesto al governo di riaprire i centri vaccinali per velocizzare le terze dosi. Ancora molti casi nel Regno Unito, dove il premier sta pensando ad un piano per l’inverno.

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