Una serie di studi recenti hanno mostrato quali sono le proprietà terapeutiche del fieno greco, pianta utilizzata sin dall’antichità come mangime per il bestiame: a quanto risulta dalle ricerche, si tratta di un vero e proprio toccasana, capace di contrastare efficacemente e di prevenire il diabete e una serie di patologie ad esso connesse, come il colesterolo alto e la nefropatia diabetica.

Le proprietà anti-diabete del fieno greco

Il fieno greco è una pianta appartenente alla famiglia delle Leguminose e che viene coltivata prevalentemente in Egitto.

Le sue proprietà anti-diabete sono connesse al fatto che contiene 4-idrossi-isoleucina, si tratta di un derivato della isoleucina, amminoacido capace di abbassare i livelli di glicemia, causa fondamentale del diabete. In più, uno studio portato avanti da un’équipe del Dipartimento di Biochimica del Central Food Technology Research Institute di Mysore (India) ha mostrato anche le sue potenzialità e i suoi benefici nel contrastare la nefropatia diabetica (si tratta di un’insufficienza renale spesso terminale): è dimostrato, infatti, che l’assunzione di fieno greco (ma anche di cipolla) porta alla riduzione di nefrina, podocina, podocalixina, i principali marcatori di danno ai reni.

Come cucinare il fieno greco e quando evitarlo

Il fieno greco presenta semi che possono essere consumati tranquillamente ma soltanto dopo che sono stati ammorbiditi. Chi li compra, infatti, solitamente li tiene a bagno per una nottata, dopodiché è possibile tostarli. Una volta tostati, possono arricchire un’insalata mista o essere aggiunti a verdure cotte. Il fieno greco, inoltre, è utilizzato per la preparazione di quel mix di spezie che è il curry ed è considerato un superfood: non solo aiuta la produzione naturale di insulina, ma la sua assunzione ha effetti anche sul pancreas, accrescendo la produzione di bile. Inoltre, il fatto che sia ricco di proteine lo rende particolarmente adatto nella dieta degli sportivi, soprattutto nel post allenamento, in quanto è un potente ‘spezzafame’.

Il fieno greco, comunque, andrebbe evitato in alcune condizioni: in gravidanza e durante l’allattamento, ad esempio, ma anche se si soffre di fibrillazione atriale. Il consiglio è sempre quello di consultare il medico curante per chiedere se è compatibile con la nostra condizione fisica.

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