Dopo circa due mesi di quarantena, il ritorno alla normalità può provocare stress, stanchezza cronica e difficoltà nel dormire; se a questo si aggiungono i cambi di stagione e l’arrivo del caldo, la debolezza e l’irritabilità diventano nostri compagni di viaggio.

Per affrontare al meglio questa condizione e soprattutto lo stress della Fase 2, occorre combattere questa sintomatologia nella maniera più efficace possibile: la stanchezza cronica potrebbe essere causata dalla carenza di ferro, mentre per vincere l’insonnia è possibile utilizzare molti rimedi.

In questo articolo forniremo alcuni suggerimenti.

La carenza di ferro alla base di stanchezza cronica e debolezza: i cibi più indicati

In questo periodo è possibile che molti di noi provino una sindrome da stanchezza cronica, fiato corto, debolezza e irritabilità. Questo disorientamento e questo sentirsi profondamente debilitati è spesso connesso a una carenza di ferro.

Si tratta di uno dei minerali più importanti per il funzionamento del nostro organismo: si tratta di uno dei componenti dell’emoglobina, quella parte del sangue che ha il compito di trasportare l’ossigeno in ogni angolo del nostro corpo.

Sono molti i cibi che possono aiutare ad accrescere la nostra dose quotidiana di ferro, sia di origine animale (si parla di ferro-eme) sia di origine vegetale (si parla di ferro non-eme).

Per quanto riguarda i cibi di origine animale, sono particolarmente ricchi di ferro la carne di tacchino, di cavallo, i prosciutti e la bresaola, ma anche i molluschi, in particolar modo le vongole.

Per quanto riguarda, invece, i cibi di origine vegetale, i suggerimenti vanno ovviamente per i legumi e la frutta secca, gli spinaci e i broccoli, i cavolini di Bruxelles e in generale i cereali integrali.

Un ulteriore suggerimento è quello di abbinare una dieta ricca di ferro con l’assunzione di vitamina C (ad esempio, un bel piatto di broccoli all’agro conditi con abbondante limone): questa vitamina infatti favorisce l’assorbimento del ferro.

I rimedi contro insonnia e stress da Fase 2

L’ansia e l’incertezza per il futuro, la paura e lo stress, ma anche le difficoltà economiche e la perdita del lavoro, la lontananza dai propri cari o la perdita di qualche affetto importante, tutti questi sono elementi che influiscono profondamente sulla qualità del sonno.

Qualora la situazione di insonnia sia davvero grave e lo stress molto forte, il consiglio è quello di rivolgersi a un medico; è possibile, però, sempre provare prima con i rimedi naturali, soprattutto se non si è mai sofferto in precedenza di questo tipo di disturbo.

Un esempio è dato dalle piante officinali con le quali prepararsi una tisana prima di andare a letto: si tratta di erbe che presentano proprietà ansiolitiche, sedative, come dei veri e propri antidepressivi naturali – melissa, tiglio, biancospino, luppolo, escolzia, valeriana, camomilla, passiflora sono quelle più note.

Anche l’alimentazione è importante: zucchine, patate bollite, fagiolini e frutta mista aiutano a combattere l’insonnia. Un altro minerale che andrebbe assunto soprattutto di sera, mediante i cibi, è il magnesio, contenuto in legumi, riso integrale e frutta secca. In generale, la sera sarebbe opportuno mangiare cibi cucinati in maniera leggera.

Oltre i suggerimenti di carattere dietetico e alimentare, è opportuno anche cambiare il proprio stile di vita: innanzitutto, andare a dormire e svegliarsi grossomodo sempre alla stessa ora; effettuare attività fisica o yoga (in quanto aiutano a scaricare le tensioni e lo stress accumulato).

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