L’allarme siccità è un problema da considerare per i prossimi mesi. Difficile dimenticare la scorsa estate, quando per settimane si parlò della siccità che avrebbe potuto causare dei razionamenti dell’acqua in tutta Italia. Il problema non è scomparso, anzi anche se siamo solo a marzo, si torna a parlare del rischio razionamento. Ecco perché il governo ha deciso di preparare un decreto sull’emergenza siccità, che prevede anche un commissario ad hoc, una cabina di regia e delle semplificazioni delle procedure per gli interventi necessari.

Già nei giorni scorsi, il ministro Fratin aveva parlato di possibile razionamento dell’acqua.

Emergenza siccità: si rischia razionamento, il piano del governo per la definizione di un un piano idrico straordinario

Nelle ultime ore, il governo ha organizzato un incontro a cui hanno preso parte anche Matteo Salvini, Gilberto Pichetto Fratin, Francesco, Lollobrigida, Roberto Calderoli, Raffaele Fitto, i sottosegretari Alfredo Mantovano e Alessandro Morelli e il viceministro Vannia Gava. L’incontro ha portato a delle decisioni molto importanti per risolvere la questione idrica. Si parte dalla fazione di una cabina di regia a Palazzo Chigi una Cabina per la definizione di un un piano idrico straordinario nazionale. Nella nota si legge che il governo:

“A un provvedimento normativo urgente che contenga le necessarie semplificazioni e deroghe e accelerando i lavori essenziali per fronteggiare la siccità”

I rischi

Secondo l’Anbi, l’associazione nazionale dei consorzi di bacino, almeno 3,5 milioni di italiani potrebbero rimanere senza acqua del rubinetto. Ogni settimana a causa della siccità la situazione peggiora e fino al 15% della popolazione vive in regioni a rischio siccità. Solo a febbraio, l’assenza di piogge ha fatto salire l’allerta lungo le zone del Tirrenico e Centro Italia. Ecco perché il governo ha pensato a una strategia. Di recente, inoltre, il ministro dell’Ambiente ha parlato anche di un possibile razionamento dell’acqua, misura che potrebbe diventare necessaria in caso fallissero tutte le altre misure.

Durante l’incontro del governo, inoltre, è stato affrontato il problema dell’aumento dei prezzi di frutta e ortaggi a causa della mancanza di acqua. Si parla di aumenti fino al 40% che vanno ad affossare ancora di più il bilancio familiare. Negli ultimi mesi infatti, i generi alimentari hanno tutti subito degli aumenti non indifferenti che portano ad un rincaro della spesa di almeno il 20% ogni mese.

Il presidente di Coldiretti Ettore Prandini si è detto d’accordo sull’impegno del governo a semplificare la realizzazione delle infrastrutture necessarie. Ha specificato che da parte degli associati, c’è la volontà a portare l’impegno per un uso razionale dell’acqua, lo sviluppo di sistemi di irrigazione che hanno un impatto basso e sistemi innovativi con colture meno idro-esigenti.