Nei programmi elettorali dei partiti in vista delle elezioni politiche del 25 settembre 2022, oltre al tema pensioni e bonus, c’è anche un ampio capitolo dedicato alle tasse e l’inflazione, per contrastare i rincari che da mesi stanno attanagliando gli italiani. Uno dei cavalli di battaglia di Lega e Forza Italia, ossia la flat tax, è tornata in auge. In particolare si punta ad aumentare la flat tax al 23% estendendola a tutti i redditi. In particolare, si legge che la flat tax al 15 per cento sarà estesa ai possessori di partita IVA e con reddito fino a 100 mila euro l’anno.

Sarà anche applicata ai redditi aggiuntivi.

I programmi elettorali del Centrodestra e Centrosinistra sulle tasse per le elezioni politiche: torna in auge la flat tax

Il centrodestra propone anche una riduzione della pressione fiscale, una semplificazione del sistema e la nota pace fiscale. Fratelli d’Italia, invece, vorrebbe la flat tax solo alla parte di reddito eccedente in confronto alla dichiarazione dell’anno precedente.
Al contrario, il PD rifiuta categoricamente la flat tax della destra e vorrebbe promuovere un «sistema fiscale equo e progressivo». Nel programma si legge che il PD vuole ridurre le aliquote Irpef a partire dai redditi medi e bassi e aumentare gli stipendi netti fino ad una mensilità aggiuntiva tagliando i contributi INPS a carico dei lavoratori ma senza cambiare il calcolo dei contributi pensionistici.

Il PD vuole anche proporre degli sgravi fiscali con «una tassazione agevolata per il secondo percettore di reddito in famiglia» anche per le aziende, azzerando i contributi per chi assume a tempo indeterminato i giovani fino a 35 anni.
Diversamente, il M5S punta all’abolizione dell’Irap. Inoltre vuole puntare alla riduzione del cuneo fiscale e le nuove misure di efficientamento del fisco come l’accredito veloce delle detrazioni fiscali per chi effettua spese con carte e bancomat.

Il terzo polo, invece, guarda maggiormente alla riforma del sistema fiscale, vuole eliminare l’IRAP e passare a due aliquote dell’IVA. Azione e Italia Viva vogliono anche dare il via libera ad un «minimo esente» ossia detassare i redditi bassi ed essenziali.

Inflazione e aumento dei prezzi

Per quanto riguarda l’inflazione e l’aumento dei prezzi, la destra vorrebbe calmierare i prezzi sui beni di prima necessità riducendo l’Iva.
Il Partito Democratico, punta ad abbassare le bollette e creare un contratto di “luce sociale”. Lo scopo è garantire alle famiglie con redditi bassi e medi forniture a prezzi calmierati.
Il M5S vuole invece rivedere il sistema del prezzo del gas per contrastare i rincari sganciando il prezzo dal mercato olandese TTF.