La campagna elettorale la si fa anche all’estero. Le elezioni del 25 settembre stanno suscitando non poco interesse anche in Germania, dove il settimanale Stern dedica la copertina alla nostra Giorgia Meloni definendola la donna più pericolosa d’Europa. Una definizione senza peli sulla lingua che certamente non lascia indifferenti i suoi sostenitori.

Che il suo partito Fratelli d’Italia sia il più avanti nei sondaggi è ormai cosa risaputa. Le percentuali sono nettamente in suo favore e il PD appare al momento avere un gap difficilmente colmabile.

Anche i tedeschi quindi si sono accorti che potrebbe essere lei il nuovo premier italiano e lanciano l’allarme. Secondo la rivista si tratta di una postfascista che, se salirà al Governo, darà preoccupazioni anche al resto d’Europa.

Elezioni 25 settembre, paura della Meloni

Non c’è pace per Giorgia Meloni, ora attaccata anche dalla stampa tedesca. Nel sottotitolo della copertina di Stern c’è scritto: “La postfascista Giorgia Meloni può vincere le elezioni in Italia con l’aiuto degli amici di Putin. Questo avrebbe conseguenze estreme per noi”. Il settimanale fa quindi leva sulla paura della guerra in Ucraina e associa, come già fatto dai nostri politici di sinistra, la coalizione di centrodestra ai movimenti filoputiniani. Stern però ci va giù sempre più pesante e nell’articolo appena pubblicato in patria aggiunge: “Si presenta come cristiana, moderna e innocua. Allo stesso tempo Giorgia Meloni vuole trasformare l’Italia in uno stato autoritario, se vincerà le elezioni”.

Lo scenario più preoccupante disegnato dalla rivista però è quello relativo a tutto il centrodestra, con Salvini e Berlusconi che continuano a tessere rapporti con Putin. Per quest’ultimo, secondo i tedeschi, questo significherebbe creare per la prima volta legami importanti in un governo occidentale, cosa che finirebbe per destabilizzare l’Unione Europea. Naturalmente, quando si parla di centrodestra, lo si fa identificando un’intera coalizione, e ciò significa aggiungere anche ai due leader sopra citati la stessa esponente di Fratelli d’Italia, tassello ormai fondamentale per una destra unita e forte in parlamento.

La destra che in Europa non vogliono

Si dicono sempre più preoccupati all’estero della possibile deriva fascista che il nostro paese rischia di intraprendere. Il quadro disegnato da Stern è impietoso nei confronti della Meloni. Nell’articolo scritto da Luisa Brandl e Andrea Ritter si legge che i punti cardine del programma di Fratelli d’Italia sono la patria secondo il modello Orbán, l’attacco alle lobby LGBT e il blocco marittimo contro i rifugiati. Non mancano poi ulteriori elementi per screditare la candidata alle elezioni del 25 settembre anche sul piano mediatico, da sempre suo punto di forza. Il settimanale infatti ricorda che nel 2020 la Meloni pubblicava false notizie sul Covid asserendo che l’Unione Europea avrebbe tratto vantaggio dalla pandemia.

All’interno del reportage è presente anche l’intervento del deputato di Fratelli d’Italia, Fabio Rampelli, il quale difende la sua leader a spada tratta. Prendendo spunto dalle sue parole, Stern coglie l’occasione per tirare in ballo anche il vecchio video di una giovane Meloni che parla di Mussolini. Insomma, un attacco in piena campagna elettorale che, siamo sicuri, la destra etichetterà come l’ennesima manovra della sinistra per destabilizzare l’elettorato e far perdere consensi a quella che al momento è la candidata più forte dell’intero parterre politico nostrano.