Oggi è l’ultimo giorno di campagna elettorale prima delle elezioni del 25 settembre. Tra meno di 48 ore saremo tutti chiamati al voto con uno sguardo già a lunedì. Quando finalmente sapremo chi l’avrà spuntata e se le previsioni troveranno o meno una conferma. Tutti i partiti chiuderanno questa sera i loro tour elettorali, chi al Nord, chi al Centro e chi al Sud. Tour che sono stati senza esclusione di colpi e che hanno cercato di toccare i temi tanto cari agli italiani.

Rispetto alle altre, è stata una campagna elettorale diversa. Prima di tutto, perché nessuno ha dato l’idea che le elezioni potessero dare un risultato diverso rispetto a quello che dicevano i sondaggi fino a quando hanno potuto. Il che significa consegnare a Fratelli d’Italia il titolo di primo partito molte settimane prima del voto. Oltre al coraggio, c’è stato anche un altro grande assente: il Covid.

Elezioni 25 settembre, Giorgia Meloni attacca il ministro Speranza per la gestione della pandemia

Nella giornata di ieri, insieme agli altri alleati del centrodestra, Giorgia Meloni ha attaccato duramente il ministro della Salute Roberto Speranza per la gestione della pandemia. Dal palco di piazza del Popolo, la Meloni ha paragonato quella che ha definito “sistema Speranza” al modello cinese di tolleranza zero. Con un’unica differenza: l’Italia – è quanto afferma la numero uno di FdI – aveva i più alti tassi di contagio e mortalità. Da qui l’attacco frontale al ministro della Salute e agli altri che hanno mantenuto la gestione della pandemia nell’ultimo periodo: “Non piegheremo più le nostre libertà fondamentali a questi apprendisti stregoni”.

In caso di ritorno della pandemia

Senza citare modelli né quant’altro, Giorgia Meloni ha lasciato intendere quale sarà l’approccio di un governo che la vedrà in carica come presidente del Consiglio. Questa la frase pronunciata da piazza del Popolo, a Roma, di fronte a migliaia di manifestanti: “Libertà vale anche per come intendiamo affrontare l’eventuale ritorno di una pandemia.

Noi non accetteremo più che l’Italia sia l’esperimento dell’applicazione del modello cinese a un Paese occidentale”. E ancora: “Difenderemo il diritto alla salute insieme ai valori fondamentali della nostra civiltà”.

Francesco Rocca, possibile nuovo ministro della Sanità

Nei giorni scorsi vi abbiamo presentato una rosa di toto-ministri in riferimento a un possibile governo guidato da Giorgia Meloni, che diventerebbe la prima presidente del Consiglio nella storia italiana. Tra questi, uno dei nomi dati più vicini al ministero della Salute era Francesco Rocca, presidente della Croce Rossa Internazionale. A riportare per primi la notizia erano stati i colleghi de Il Giornale d’Italia, che cita fonti di primo piano del partito. Le stesse secondo cui ci sarebbe già una disponibilità di massima da parte di Rocca nell’accettare l’incarico.