L’attesa sta per terminare, il 30 novembre uscirà in tutte le edicole e fumetterie il numero 435 di Dylan Dog. Già da tempo il curatore Roberto Recchioni ne aveva dato annuncio affermando che si sarebbe trattato di un nuovo inizio.

Cosa dobbiamo aspettarci? Le promo ci parlano di un ritorno alle origini, anche se molti appassionati hanno sempre lamentato il fatto che un reale cambio non c’è mai stato, se non in termini qualitativi. Vediamo cosa ci attende con il nuovo ciclo narrativo.

Dylan Dog 435, cosa cambia ora?

Dal numero 401 è iniziata una mini run ribattezzata 666 che ha mescolato le carte. Dal 407 abbiamo poi conosciuto un Dylan leggermente diverso, con Bloch che è diventato il suo papà adottivo e pochi altri cambiamenti, tutto sommato molto trascurabili. Ora si paventa invece un ritorno alle origini. Ma perché questi continui sbalzi nella linea editoriale del personaggio? Evidentemente in casa Bonelli l’idea di svecchiare il personaggio non è stata vincente, anche se in realtà tale proposta era stata così leggera da risultare impercettibile.

Tanto valeva quindi riprendere il precedente status quo. A conti fatti, dunque, quel che più interessa ai lettori è la qualità delle storie. Cosa ci propone quindi la nuova run che inizierà dal 30 novembre? Quel che sappiamo è che si tratterò di una trilogia (435, 436 e 437), il primo numero avrà il soggetto di Claudio Lanzoni, e sarà scritto dallo stesso Recchioni per i disegni di Giorgio Pontrelli. Gli altri due capitoli invece saranno scritti da Barbara Baraldi e disegnati da Sergio Gerasi. Il titolo del numero 435 è Due minuti a mezzanotte.

La sinossi del nuovo ciclo narrativo

In alcune recenti interviste Recchioni ha dichiarato di voler tornare alle origini del personaggio, così come le aveva create il suo autore Tiziano Sclavi. Secondo indiscrezioni è stato lo stesso Sclavi a proporre un ripristino dello status quo. A dire il vero, molti lettori si augurano un ritorno a quelle atmosfere, non una caratterizzazione piatta del soggetto.

Che Dylan Dog cambi negli anni è più che comprensibile, ma rimane deludente il fatto che le storie del fumetto si siano piegate a meccanismi troppo commerciali, con narrazioni facili e dinamiche scontate. Ad ogni modo, ecco la sinossi dell’opera così come pubblicata dalla Sergio Bonelli Editore:

“Il mio mondo sta sfaldandosi… le incoerenze del tessuto narrativo si replicano come una massa tumorale in espansione… Tutti i miei calcoli erano… sbagliati!”, dice John Ghost, mentre una versione di Dylan Dog del passato si presenta a Craven Road lasciando un pacco di enigmatiche foto e la Morte torna ad aggirarsi per le strade londinesi…

Ci aspettiamo quindi un ritorno del vecchio nemico Ghost, ultima creazione di Recchioni prima del reboot del 401.