Da due settimane a questa parte i telegiornali trasmettono quasi esclusivamente servizi legati alla guerra in Ucraina, invasa dalla Russia a fine febbraio. Nei primi giorni di combattimento, le immagini che più suscitavano indignazione agli occhi dell’opinione pubblica ritraevano i civili costretti a vivere nei rifugi antiaerei per trovare rifugio contro le bombe dell’esercito russo.

I rifugi antiaerei sono presenti anche in Italia. Molti di essi vennero costruiti durante la seconda guerra mondiale, altri furono realizzati negli anni successivi, in particolare quando la pace nel mondo era sospesa a un filo sotto la minaccia della guerra fredda.

Ecco dove sono i rifugi antiaerei nelle principali città italiane.

Guerra nucleare: rifugi antiaerei in Italia, dove sono a Roma e Milano

Iniziamo dalla capitale. I più famosi rifugi antiaerei a Roma sono il bunker di villa Ada, costruito durante la seconda guerra mondiale per dare rifugio alla famiglia reale dei Savoia, il cosiddetto bunker di Mussolini costruito sotto il villa Torlonia, un altro bunker sotto Palazzo Venezia (anche questo fatto costruire dal Duce) e il rifugio del Palazzo degli uffici all’Eur a 33 metri di profondità e con una capienza di circa 400 persone.

Una lista approssimativa dei rifugi antiaerei a Milano parla di 500 rifugi allestiti dai privati e oltre 100 rifugi pubblici. Tra i più famosi ci sono il cosiddetto Rifugio 87, quello in piazza Grandi sotto la fontana, un altro in via Gioia, e un altro ancora in via Cesare Battisti.

Dove sono a Napoli i rifugi antiaerei

Anche la lista dei rifugi antiaerei a Napoli è cospicua. Quello più grande si trova nei Quartieri Spagnoli, nei pressi di Sant’Anna di Palazzo, con una dimensione di oltre 3.200 metri quadri e in grado di ospitare fino a quattromila persone. Citiamo anche il tunnel borbonico, realizzato nella metà dell’Ottocento per consentire al sovrano di trovare una via di fuga appropriata.

Un altro rifugio antiaereo è rappresentato dall’acquedotto greco-romano. Ovviamente, si tratta di liste approssimativa che non includono per ovvie ragioni tutti i rifugi presenti nel nostro paese.

Vedi anche: Pillole di iodio contro le radiazioni da bombe nucleari, è corsa all’acquisto: cosa non fare mai